Il turismo riparte: si torna a viaggiare come nel 2019, la guerra non riduce la voglia di vacanze

Il turismo riparte: si torna a viaggiare come nel 2019, la guerra non riduce la voglia di vacanze
di Mariagiovanna Capone
Martedì 21 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 22 Giugno, 09:20
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L'estate italiana inizia con il botto. Un po' si era capito che l'incoming era in forte ripresa, tra città d'arte prese d'assalto, hotel con tutto esaurito e borghi con il pienone. Secondo l'indagine commissionata da Enit sull'andamento del ricettivo, l'estate promette bene e le previsioni delle presenze di clientela nelle strutture per il 2022 sono in linea con i livelli pre-pandemia. Ma il dato più incoraggiante è che l'Italia registra le migliori performance europee nonostante le tensioni internazionali dovute al conflitto russo-ucraino, probabilmente perché è il Paese che rassicura di più dal punto di vista della sicurezza.

Le prenotazioni verso l'Italia sono in aumento rispetto allo scorso anno anche rispetto a quelle registrate verso un campione di Paesi competitor. Le stime di Enit prevedono un +324% rispetto al mese di giugno 2021, e +222% rispetto al mese di luglio 2021. «Un'estate che ci riporta a sentori pre pandemici» ammette Roberta Garibaldi, Ad di Enit, che punta su «un futuro turistico con trend che pongono al centro sia la sostenibilità che il valore del viaggiare, declinando elementi di personalizzazione dell'offerta».

Scelgono l'Italia soprattutto di coppie e famiglie, seguite dai turisti in viaggio di piacere. I primi hanno preferito strutture extra alberghiere mentre i turisti hanno scelto principalmente gli alberghi. Meno della metà (circa il 40%) delle strutture intervistate dichiara che la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti sul proprio business.

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Il traffico aereo europeo secondo Enit è cresciuto costantemente da metà marzo a inizio maggio, e le prenotazioni aeree mostrano anche una crescente domanda di viaggi intraeuropei e di voli dagli Usa all'Europa. L'allentamento delle restrizioni di viaggio sta contribuendo alla normalizzazione dei viaggi e la guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere ed extralberghiere che, nel 90% dei casi, sono state confermate per entrambi i periodi con predilezione di prenotazioni attraverso contatto telefonico e online. La conferma di un ottima annata italiana arriva anche dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: «In questi due anni di pandemia abbiamo lavorato molto sulla promozione Italia su Italia. Ora ritornano anche gli stranieri, e questo fa in modo che quest'anno ci siano numeri superiori al 2019». 

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