Roma, giù dal tetto dell’hotel: muore un giovane turista americano. Giallo al Collatino

Il 31enne alloggiava all’iH di via Claudio Truffi. A chiamare i soccorsi lunedì pomeriggio sono stati i dipendenti dell’albergo

Giù dal tetto dell’hotel, muore un giovane turista Usa. Giallo al Collatino
Giù dal tetto dell’hotel, muore un giovane turista Usa. Giallo al Collatino
di Flaminia Savelli
Martedì 28 Marzo 2023, 22:36 - Ultimo agg. 30 Marzo, 08:58
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È salito sul tetto dell’albergo poi il salto nel vuoto: un volo di 30 metri che non gli ha lasciato scampo. Così è morto lunedì pomeriggio Javier Francisco Rullan Rubert, straniero di origini americane di 31 anni. L’allarme è scattato al Collatino in via Claudio Truffi, all’hotel iH Hotels Roma Z3, dove il giovane alloggiava già da alcuni giorni per una vacanza a Roma. A chiamare i soccorsi, intorno alle 16,30, sono stati gli impiegati dell’albergo che hanno visto il corpo del giovane steso a terra in una pozza di sangue. 

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​Giù dal tetto dell’hotel, muore un turista Usa


Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto per il 31enne non c’era più nulla da fare.

Le lesioni e le ferite causate dall’impatto sono state letali. «È morto sul colpo», hanno confermato i camici bianchi agli agenti della polizia arrivati sul posto e ora incaricati delle indagini. Gli investigatori sono dunque impegnati a ricostruire gli ultimi spostamenti del ragazzo e i contatti che ha avuto durante il soggiorno nella Capitale. Per tutto il pomeriggio una squadra di uomini del reparto della Scientifica ha proceduto con i rilievi nella stanza dove alloggiava l’americano, sul tetto dell’albergo da dove è precipitato e infine nel piazzale, dove il corpo è stato ritrovato. 


LE IPOTESI 

Da quanto accertato fin qui, il ragazzo era arrivato a Roma lo scorso fine settimana da Lithia, un sobborgo di Tampa in Florida. La pista battuta dagli investigatori al momento è quella del gesto volontario. Tuttavia: «Non escludiamo nessuna ipotesi, pure quella dell’incidente. Restano molti elementi ancora da chiarire» precisano. Anche perché nella stanza affittata per il soggiorno, non è stato trovato alcun biglietto d’addio, nessuna lettera e nessun messaggio da consegnare alla famiglia o agli amici. I poliziotti perciò stanno ora cercando di mettersi in contatto proprio con i parenti: il colloquio con i familiari sarà determinante per accertare in che condizioni psico fisiche era il 31enne nelle ore precedenti al volo che gli è costato la vita. 


Hanno inoltre proceduto con il sequestro degli oggetti personali del 31enne. Tra questi c’è il cellulare che verrà analizzato nei prossimi giorni. Dalle chat e dagli ultimi messaggi inoltrati i poliziotti accerteranno con chi ha avuto gli ultimi contatti e il contenuto delle ultime conversazioni: ulteriori elementi investigativi per chiarire il quadro in cui si è consumata la morte del giovane turista. 

 


GLI ELEMENTI 
Gli investigatori stanno inoltre visionando le immagini di video sorveglianza dell’hotel. Sia quelle interne: per accertare che il turista fosse solo quando è salito sul tetto dell’albergo per poi cadere giù. Non solo: con quelle immagini i poliziotti potranno raccogliere ulteriori elementi sulle condizioni dell’americano il pomeriggio della sua morte. Verranno analizzati pure gli occhi elettronici esterni: per accertare la presenza di testimoni al momento del volo e dello schianto. I poliziotti hanno inoltre ascoltato il personale che era in servizio nel turno pomeridiano.  «Ogni elemento raccolto sarà determinante per le indagini e per chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Anche se si è trattato di un gesto volontario, restano da chiarire i motivi» sottolineano i poliziotti. Le prossime ore saranno determinanti per sciogliere i dubbi intorno al decesso del turista. 

flaminia.savelli@ilmessaggero.it
 

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