«Dov’è Edith? Cosa le è successo?». Sono queste le parole di Patrizia Coluzzi la 41enne di Cisliano che ha ucciso la figlia di appena 2 anni probabilmente come vendetta verso il marito. La donna avrebbe ucciso la piccola con diferse ferite da taglio, lasciando in casa diversi biglietti per motivare il suo gesto e poi provando ad uccidersi con ferite superficiali.
Bimba uccisa dalla madre a Cisliano, l'autopsia: «Edith è morta soffocata»
Patrizia subito dopo l'omicidio ha chiamato il marito a cui ha detto che non avrebbe più dovuto preoccuparsi perché Edith non c'era più.
Gli inquirenti hanno trovato sul pavimento cinque coltelli e un taglierino dalla lama sottile. Sul letto la piccola Edith che sembrava dormire ma che in realtà era morta, probabilmente soffocata dalla mamma. Il delitto potrebbe essere nato come vendetta verso il marito di Patrizia che lo scorso gennaio aveva chiesto la separazione dalla donna. Poco prima del delitto la mamma di Edith aveva videochiamato l'ex dicendogli «Allora vuoi proprio farle del male?». Poi gira la telecamera verso di sé e si mette a urlare: «Non vuoi proprio capire un ca....!». Solo ore dopo fa un'altra chiamata in cui dice: «Sei libero, sei libero. Ora puoi dedicarti al tuo bar, alle tue cazzate. Edith non c’è più».
Oggi la donna verrà nuovamente interrogata, come riporta il Corriere della Sera, anche se ancora sembra essere sotto choc. Sembra essere sempre più probabile che a spingere la 41enne verso l'omicidio sia stato il desiderio di vendetta verso l'ex. Secondo le prime analisi infatti sembrerebbe dominare il desiderio di vendetta sul dolore della perdita. Ad avvalorare la tesi un altro messaggio trovato in casa di Patrizia: «Scusate non sono abbastanza forte, non riesco a tollerare un altro abbandono da chi aveva promesso di proteggermi e invece mi ha fatto del male. Non ce la faccio».