Gessica Malaj, il sacrificio per difendere la madre: a 16 anni le fa scudo ma viene uccisa dal padre (che posta il video dell'orrore)

L'assassino è un 45enne albanese: l'uomo (geloso per la nuova relazione dell'ex moglie) ha usato un coltello da cucina

Gessica Malaj difende la madre, uccisa a 16 anni dal padre. Accoltellato a morte anche il compagno della donna. Video choc del killer
Gessica Malaj difende la madre, uccisa a 16 anni dal padre. Accoltellato a morte anche il compagno della donna. Video choc del killer
Domenica 7 Maggio 2023, 11:38 - Ultimo agg. 9 Maggio, 07:05
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Il primo a morire è stato Massimo De Santis, barista di 50 anni, affrontato nell’androne del palazzo. L’assassino, il vicino di casa, Taulant Malaj, 45 anni, albanese, riteneva che avesse una relazione con sua moglie e lo ha accoltellato alla gola e all’addome, uccidendolo. Venti fendenti a torace, busto e testa, sferrati con un coltello a serramanico. Poi Malaj è salito di corsa sulle scale per colpire la consorte 39enne, Tefta Malaj, anch’essa albanese. Ha aperto la porta di casa e ha iniziato ad accanirsi su di lei. La figlia 16enne è intervenuta per difendere la madre ed è stata brutalmente uccisa dall’uomo che avrebbe dovuto accudirla e proteggerla per tutta la vita: Gessica è stata massacrata dal suo papà che, unendo orrore all’orrore, ha preso il cellulare e ha iniziato a filmare i cadaveri, minacciando e insultando la moglie. Le ha detto che non si sarebbe fermato: voleva uccidere anche il loro secondo figlio, un bimbo di soli 5 anni. Poi, ha postato sui social il video dell’omicidio, che in poco tempo è diventato virale. Intanto, la donna, anche se ferita e sotto choc, è riuscita a fuggire e a chiamare i carabinieri. E quando i militari sono arrivati hanno trovato Malaj mentre vagava nelle vicinanze: stava cercando il bambino. Ora si trova in carcere: è stato fermato con l’accusa di duplice omicidio aggravato. È successo nella notte tra sabato e domenica nella periferia di Torremaggiore, in provincia di Foggia. De Santis, gestore di due bar di successo, era il cognato della senatrice Gisella Naturale, del Movimento 5Stelle.

 

LA PALAZZINA

Scenario del duplice omicidio è una palazzina in via Togliatti dove ci sono le due abitazioni, quella in cui viveva la famiglia di Malaj - che lavorava come panettiere - e quella del presunto amante della moglie.

In queste ore gli inquirenti stanno ascoltando diversi conoscenti e vicini di casa delle vittime e dell’omicida: alcuni amici della coppia sostengono che quella di Malaj era solo un’ossessione che non aveva fondamento.

Il paese è sconvolto e incredulo. E nel liceo frequentato da Gessica, l’istituto statale di istruzione secondaria superiore Fiani-Leccisotti di Torremaggiore, i professori stanno cercando di capire come aiutare i compagni e gli amici della ragazzina a metabolizzare, comprendere e affrontare un lutto che non può essere spiegato e che difficilmente sarà dimenticato. Un po’ come i sorrisi di quella sedicenne, la compagna di banco, l’amica delle passeggiate, la «migliore amica per sempre» definizione che tra ragazzine descrive l’amicizia che si spera duri una vita. Quella di Gessica, però, è stata troppo breve. Oggi il suo banco resterà vuoto: non ci sarà il suo zaino, non ci saranno i libri e i quaderni che l’hanno accompagnata in questo anno scolastico che tra poco più di un mese finirà.

IL PRESIDE

«Era una ragazza molto composta, educata e mite. Era una studentessa che seguiva le lezioni con regolarità, che non ha mai avuto problemi di integrazione né di profitto. Una figlia della nostra comunità», dice Carmine Collina, il dirigente scolastico. «Faremo quadrato attorno ai suoi compagni di classe affinché possano affrontare questa inimmaginabile ferita dell’anima», continua. Gessica era iscritta al liceo classico. «I docenti di Gessica sono rimasti in contatto con i loro studenti per tutta la giornata di ieri – continua Collina – sono stati loro vicini perché erano e sono scossi. Sono stati loro a raccogliere le emozioni di chi ha condiviso con Gessica letture, insegnamenti e le piccole ansie da interrogazioni e compiti in classe». Tante le reazioni commosse e arrabbiate. «Non è giusto», ha scritto uno degli amici di Gessica. «Non doveva succedere a te», ha sentenziato un’altra. «Mi mancherai», ha singhiozzato una terza amica. Ma la domanda più ripetuta è stata: «Perché?». «Una risposta ora non c’è. E se loro sono turbati da un lutto ingiustificabile e incredibile, noi dobbiamo fare scudo», aggiunge Collina. Oggi alle 9.45 tutte le classi si fermeremo per un minuto «per provare ad arginare quel senso di smarrimento che ci ha attanaglia», conclude il dirigente scolastico.
 

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