Uccisa nel bar a coltellate per aver rifiutato il killer, la barista: «L'ha colpita più volte alla schiena, sembrava un horror»

Uccisa nel bar a coltellate per aver rifiutato il killer, la barista: «L'ha colpita più volte alla schiena, sembrava un horror»
di Giacomo Nicola
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 10:00 - Ultimo agg. 12:46
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«Lui ci ha offerto da bere, non lo conoscevamo. Abbiamo riso e scherzato, poi ci ha aggredito. Urlava «Allah è grande». E ci ha colpito con il coltello». Simona Davit è un'amica di Carmen De Giorgi, la donna di 44 anni, uccisa in un bar lunedì sera a Luserna San Giovanni, in provincia di Torino. «Ho provato a rianimarla per 20 minuti, ma non c'è stato nulla da fare». Prima ha anche cercato di difenderla dalla furia dell'uomo, ma è stato tutto inutile. Così quella che doveva essere una serata di spensieratezza tra amiche si è trasformata in tragedia. 

È successo intorno all'una e mezzo di lunedì sera a Luserna San Giovanni, nel Pinerolese, al bar Primavera, in via I Maggio. I carabinieri hanno arrestato l'uomo poco più tardi a 600 metri dal bar dove si è consumato il delitto.

La vittima si chiamava Carmen De Giorgi, aveva 44 anni e lavorava alla Sparea, la fabbrica di acqua minerale. Lascia una figlia adolescente. L'assassino, fermato dai carabinieri, è Hounafi Mehdi, ha 34 anni, di origine marocchina e vive anche lui a Luserna San Giovanni come la vittima ed è disoccupato.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri la donna e le due amiche che erano con lei erano sedute allo stesso tavolino del bar con l'uomo che le ha aggredite. Sembra che l'uomo si fosse invaghito della vittima. Per colpire le tre donne Mehdi ha usato un coltello lungo 30 centimetri. Ha colpito De Giorgi alla schiena con più coltellate uccidendola. Non sono gravi le condizioni delle due donne che erano con lei: sono state trasportate entrambe all'ospedale di Pinerolo. I carabinieri hanno trovato il coltello per strada, dietro a una macchinetta delle sigarette, a pochi passi dal luogo in cui l'uomo è stato fermato.

La barista, Anna Chiara, è ancora sconvolta. «Colpiva tutte nello stesso punto, sulla schiena subito sotto al collo. Sembrava un film horror. Gridava: Nel nome di Allah. Poteva essere una strage». Anche le amiche di Carmen che hanno cercato di difenderla sono rimaste ferite in modo lieve e portate in ospedale. «Sembrava impazzito - ha raccontato un'altra testimone - Continuava a ripetere io sono marocchino, Allah mi protegge». 

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L'assassino, vedendosi rifiutato, all'improvviso ha tirato fuori il coltello e ha colpito Carmen dietro il collo. La donna è caduta e lui ha continuato ad accanirsi su di lei. «L'ambulanza è arrivata dopo una ventina di minuti. Ma era ormai troppo tardi». Sono comunque in corso le indagini dei carabinieri di Pinerolo per capire meglio la dinamica e i motivi dell'aggressione e per verificare da quanto l'uomo conoscesse la vittima. Il bar adesso è chiuso, sotto sequestro da parte dell'autorità giudiziaria.

Resta il dramma di chi rimane ed è incredulo e sotto choc. «Pagherai per quello che hai fatto e spero il buon Dio che non ti incontrerò mai», sono le parole della disperazione di Simone, fratello di Carmen: i due erano davvero legati.

«Carmen era una donna speciale - racconta Samanta Bonato, amica d'infanzia e titolare del bar in cui ha lavorato fino a qualche settimana fa Carmen, in un paese vicino - ne aveva passate tante nella vita, aveva perso i genitori e gli rimanevano soltanto la figlia e il fratello». 

 

La chiamavano Caterpillar per la sua allegria, per la sua capacità di sorridere anche se le cose non andavano troppo bene. Sono tantissime le foto con la figlia diciottenne e si moltiplicano sul suo profilo i messaggi di cordoglio.
«Io e Carmen eravamo legatissime - prosegue Samanta tra le lacrime - non posso accettare che lei non ci sia più, voglio che sia fatta giustizia. Carmen aveva soltanto voglia di vivere, cercava solo amore, un po' di serenità. Voleva dare un futuro a sua figlia. Ha incontrato gente sbagliata. Nessuno la conosceva veramente come la conoscevo io. Per me Caterpillar esisterà sempre, è ancora viva, non è morta - racconta - Carmen non dovevi lasciarci, non è giusto».

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