Umberto Eco e l'ultimo viaggio con la Nave di Teseo. Il nuovo libro esce il 27 febbraio

Umberto Eco
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Sabato 20 Febbraio 2016, 15:28 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 13:07
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Fino all'ultimo Umberto Eco si è preso cura del suo ultimo gioiello, La nave di Teseo, la nuova casa editrice che deve a lui il nome e alla quale ha affidato il suo ultimo libro che deve ancora uscire, Pape Satan Aleppe. «Era fiero di questa nuova impresa. Era il suo orgoglio, la cosa più importante di cui abbiamo parlato fino all'ultimo. È l'eredità che ci lascia da portare avanti» dice all'Ansa Elisabetta Sgarbi che se ne è andata da Bompiani per questa nuova avventura di cui è direttore generale ed editoriale. L'uscita del nuovo libro, prevista in maggio, è stata anticipata a sabato 27 febbraio, come annunciato dall'editore Eugenio Lio. Parte così in anticipo anche la nuova avventura della casa editrice voluta fortemente da Eco della quale Elisabetta Sgarbi è direttore generale ed editoriale. «È un libro di saggistica d'attualità, importante di 470 pagine con molti materiali fra cui anche delle Bustine di Minerva» dice Lio. «Lo aveva finito, consegnato e corretto - racconta Sgarbi - La copertina è disegnata dal suo amico Cerri. È un libro di saggistica, di interventi su temi di attualità».


«Quando il suo nipotino gli ha chiesto de La nave di Teseo: "nonno perchè lo fai?" Lui ha risposto: "perchè si deve". Questo vuol dire dare un esempio. Mettere insieme il cuore e la ragione» sottolinea la Sgarbi parlando di questo come di uno dei momenti che ricorda con particolare affetto dello scrittore morto ieri notte. «"La nave di Teseo" è stato l'ultimo grande gesto di tutti i grandi gesti che Eco ha compiuto. Era venuto a visitarla per la prima volta, in via Jacini a Milano, un paio di settimane fa. È una parte per il tutto che ricordo» dice la Sgarbi. «Eco ha sempre saputo prendere la decisone giusta quando si deve decidere. Quando si deve trovare un nuovo inizio bisogna farlo nella convinzione che si debba andare e battersi in una certa direzione». «"Quando si ama si deve partire" come dice il poeta Blaise Cendrars. Umberto Eco lo ha fatto con un grande entusiasmo, pari al mio, e con la freschezza che si ha di fronte a una cosa buona e giusta. Ci ha insegnato molte cose e non si può non ricordare chi ci ha dato così tanto» afferma la Sgarbi. Eco ha creato il nome della casa editrice con «un'idea di indipendenza che va trovata in un mercato che deve avere i buoni libri ma anche alternativi ed indipendenti. È un'idea che abbiamo seguito lasciando anche noi ciò che amavamo, la Bompiani dove abbiamo passato tanti anni insieme».

Con "Pape Satan Aleppe" usciranno tutti i suoi precedenti libri di saggistica di cui La nave di Teseo ha la backlist: «dieci titoli - spiega la Sgarbi - tra i quali Kant e l'ornitorinco. E tra un anno, quando cederanno i diritti, avremmo anche, per sua volontà, i romanzi».

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