«Nessun cluster nell'ospedale Covid, solo qualche caso di positività»

«Nessun cluster nell'ospedale Covid, solo qualche caso di positività»
Sabato 23 Gennaio 2021, 12:51 - Ultimo agg. 18:35
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SPOLETO - Ci sono volute più di sei ore per avere una risposta ufficiale dalla Asl Umbria 2 sulla situazione che si sarebbe determinata all'interno del Covid Hospital di Spoleto, dove da fonti sanitarie era filtrata la presenza di diversi casi tra gli operatori e il sospetto della presenza di un focolaio. E se la direttrice del presidio, dottoressa Orietta Rossi, ha demandato all'ufficio stampa dell'azienda qualsiasi dichiarazione e richiesta di chiarimenti («Non sono autorizzata a parlare», ha detto garbatamente), nella serata di sabato è arrivata l'attesa comunicazione della Asl.

«Nessun cluster - si legge - all'interno dell'ospedale di Spoleto. L'azienda sanitaria Usl Umbria 2 smentisce categoricamente le voci circolate in queste ore negli ambienti cittadini di Spoleto, che riferiscono di un focolaio sviluppatosi all'interno di un reparto del S. Matteo degli Infermi con diversi operatori risultati positivi al Covid-19». La Asl fa poi sapere che, probabilmente per una curiosa coincidenza, «proprio nella giornata di venerdì la direzione strategica aziendale e la direzione del presidio ospedaliero hanno effettuato una ispezione nei reparti con il Responsabile della Prevenzione e Sicurezza e si escludono falle nelle procedure e nei percorsi di sicurezza». Ovviamente nessuno ha mai messo in dubbio l'operato degli addetti, tantomeno sono state messe in discussione le procedure. «Sempre nella giornata di ieri, nell'ambito dei controlli a tappeto al personale effettuati periodicamente, sono stati sottoposti a tampone rinofaringeo 30 operatori sanitari del reparto Medicina 2. Per tutti l'esito dei controlli è negativo. Nel reparto, in un arco temporale di un mese e mezzo, si sono verificati 4 casi di positività al Covid-19, tre infermieri e un operatore socio sanitario. Si tratta, come ricostruito dall'attenta indagine epidemiologica che ha tracciato i contatti stretti caso per caso, di eventi non collegati tra loro e verificatisi a distanza di diversi giorni l'uno dall'altro». E se il numero complessivo degli operatore contagiati risulta più alto dei 4 casi riportati dalla Asl, ma riferiti alla sola Medicina 2, non si può non registrare come, nell'arco di una giornata, le informazioni filtrate dall'interno del presidio (che, vale ricordarlo, è inaccessibile agli esterni) hanno subìto inspiegabilmente - non si sa bene per quale motivo - diverse variazioni e aggiustamenti.  Un dubbio che resta sospeso, vista l'impossibilità di fare domande e avere risposte specifiche dai vertici ospedalieri e aziendali.

L'azienda, tuttavia, con la nota ufficiale blindata inviata sabato sera, ha chiarito quanto accaduto, fornendo la più volte sollecitata versione ufficiale. 

Ore 12.40

«Un focolaio da coronavirus è stato intercettato nell'ospedale di Spoleto», dall'ottobre scorso riconfigurato dalla Regione in struttura completamente covid. Questo l'allarme scattato sabato mattina, dopo che sono stati riscontrati più casi di positività  tra il personale, soprattutto - a quanto pare - infermieri. La notizia trova conferme negli ambienti dell'ospedale, anche se la situazione è ora gestita dalla direzione sanitaria, che dovrà - tra le altre cose - avviare il tracciamento e gli eventuali interventi di sanificazione.  (in aggiornamento)

aggiornamento ore 13.10

Un sopralluogo della squadra RSPP (Responsabile servizio prevenzione e protezione) della Asl2 è stato effettuato sabato mattina nel reparto Medicina 2 del San Matteo degli Infermi. Lo si apprende da fonti vicine alla direzione sanitaria. Confermata la presenza di più casi di positività tra gli infermieri, sono in corso accertamenti per verificare eventuali collegamenti. Si attende una comunicazione ufficiale da parte della Asl Umbria 2. 

aggiornamento ore 13.25

In attesa di una comunicazione ufficiale della AslUmbria2, emergono nuovi dettagli sugli accertamenti in corso nell'ospedale covid di Spoleto. Se, in mattinata, fonti mediche avevano parlato di 5 casi di positività tra gli infermieri, dalla direzione di presidio filtra ora che sarebbero stati effettuati 30 tamponi, di cui 27 già esaminati e negativi. 

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