Alessandro Aveni arrestato per Green pass falsi, è il medico di base di Pippo Franco

Vaccini falsi e Green pass inesistenti, arrestato medico di base di Roma
Vaccini falsi e Green pass inesistenti, arrestato medico di base di Roma
Lunedì 14 Marzo 2022, 08:13 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 12:21
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Falsi vaccini e falsi Green pass, il tutto “firmato” da un medico di base. Il medico Alessandro Aveni, tra l'altro dottore di Pippo Franco. Questa mattina infatti, il Nas Carabinieri di Roma ha dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal gip del locale Tribunale. Il provvedimento restrittivo è stato disposto nei confronti del medico di medicina generale indagato per i reati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti e documenti informatici pubblici, in concorso con 13 persone.

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Secondo l'ipotesi d'accusa, l'indagato predisponeva false certificazioni attestanti vaccinazioni anti Sars Covid-19 in realtà mai avvenute, provvedendo all'inserimento nel sistema informatico della Regione Lazio dei relativi dati che, sebbene falsi, hanno permesso ai 13 pazienti di ottenere il rilascio del Green pass, già sottoposti a sequestro.

Dalle attività di polizia giudiziaria svolte dagli investigatori del Nas, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, è emerso che alcuni soggetti falsamente vaccinati, nel giorno della presunta somministrazione, si trovavano a centinaia di chilometri da Roma.

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L'ACCUSA - Aveni è accusato di avere certificato 9 green pass falsi. Si tratta dell'odontoiatra e medico di base del comico Pippo Franco, quest'ultimo indagato assieme ad altri nel procedimento dei pm di piazzale Clodio. Nei confronti di Aveni i reati contestati sono di falsità ideologica in atti e documenti informatici pubblici. Il professionista era finito nel registro degli indagati nel novembre scorso, quando i carabinieri hanno proceduto al sequestro dei Pass, tra cui quello di Pippo Franco. L'indagine dei pm capitolini ha accertato che il medico di base avrebbe ricevuto 20 fiale di vaccino da cui è possibile inculare 120 dosi ma ne risulterebbero invece somministrate 156 dosi. Gli inquirenti hanno verificato, inoltre, che nella data in cui risultava la somministrazione del siero alcuni indagati si trovavano lontano da Roma mentre altri avrebbero ricevuto la dose in una data successiva a quella indicata sul certificato verde. Il difensore di Franco, Benedetto Giovanni Stranieri, precisa che «il suo assistito ha regolare Green pass ed ha effettuato anche la terza dose. Siamo ancora in attesa della decisione del Riesame dopo l'istanza di dissequestro della certificazione. Lui è stato coinvolto in questa vicenda per telefonate intercorse tra altre persone».

Il medico sarà sospeso dall'ordine dei medici. Il provvedimento, a quanto si apprende, scatterà dopo la comunicazione formale della misura cautelare a suo carico.

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