Vaccini anti Covid, acquisti fai-da-te: il Veneto guida l’operazione, Emilia Romagna e Campania tentate

Vaccini anti Covid, acquisti fai-da-te: il Veneto guida l’operazione, Emilia e Campania tentate
​Vaccini anti Covid, acquisti fai-da-te: il Veneto guida l’operazione, Emilia e Campania tentate
di Francesco Malfetano
Lunedì 8 Febbraio 2021, 22:52 - Ultimo agg. 9 Febbraio, 16:45
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«Abbiamo avuto dei contatti per l’approvvigionamento dei vaccini già approvati. Stiamo verificando. Non la vediamo come una contrapposizione al governo, ma dobbiamo prendere atto che prima viene la salute dei veneti». Ad aprire le danze ieri è stato Luca Zaia. Il governatore del Veneto infatti, in conferenza stampa, ha spiegato che la Regione sta trattando con alcuni intermediari per valutare l’acquisto di dosi aggiuntive dei vaccini già approvati da Ema e Aifa: Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. Non si sta quindi parlando del siero russo Sputnik V o del cinese SinoVac, ma dei vaccini oggetto dei contratti d’acquisto sottoscritti dalla Commissione Ue. Fiale extra (circa un milione di dosi secondo la stampa locale) che si sarebbero rese disponibili sul mercato. O, almeno, è quello che alcuni intermediari hanno fatto presente al Veneto che ora sta cercando di capire i margini dell’affare. «Le paventate disponibilità sono tutte da verificare - ha spiegato Zaia - ma ci sono anche carte scritte». Addirittura ci sono delle indicazioni sul costo: «I prezzi, per un caso mostrano un rincaro di 4 o 5 volte, e in un altro invece è un po’ più basso, di circa il 10%. In due contatti c’è la disponibilità immediata». 

Il governatore, consapevole che si tratta di un tema molto delicato, ha anche fatto presente che la Regione avrebbe le carte in regola per poter acquistare le dosi da sé.

Bypassando quindi lo schema d’acquisto fino ad oggi portato avanti dalla Commissione Europea. In che modo? «C’è un titolo giuridico - ha spiegato ai giornalisti - noi possiamo acquistare farmaci». Non solo, il governatore leghista ribalta anche la questione e si interroga su come si possa «dire no ad un’offerta mettendo a repentaglio la salute dei cittadini?». La precaria moralità dell’operazione in pratica, per Zaia viene giustificata dall’immoralità di non andare a scoprire se «i camion di vaccini, autorizzati e tracciati» esistono o meno. 

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Un dubbio che, sempre stando alle dichiarazione del governatore, in questi giorni potrebbe star attanagliando anche altre Regioni. «So che anche ad altri colleghi qualcuno si avvicina» ha dichiarato en passant, puntando in qualche modo il dito verso la Lombardia. «Non lo so - ha spiegato - Ma ho letto che la Lombardia vaccinerà tutti entro giugno». Un’indiscrezione, poco altro, che dalla Regione non confermano. A differenza di quanto fa una fonte molto vicina al ministero della Salute. «È l’anarchia, ognuno fa pianificazione soggettiva» spiega, additando, tra coloro che sarebbero state avvicinate Campania ed Emilia-Romagna. A domanda precisa, dalla Regione Campania in un primo momento fanno sapere: «Nulla di concreto, ci sono aziende che contattano le Regioni». Poi però, quasi ritrattano, e precisano: «Si parla di chi produce i vaccini, con cui ci sono incontri frequenti per organizzare le consegne». Una smentita a metà a voler leggere tra le righe. Dall’Emilia Romagna invece, uno stentoreo «non lo escludiamo». In pratica qualche trattativa potrebbe essere in corso. Ma i sospetti che l’operazione non sia del tutto consentita dai regolamenti, così come che gli intermediari non siano del tutto affidabili e quindi che non lo siano neppure i vaccini, spingono alla massima prudenza. 

Intanto ieri il decreto del ministro della Salute Roberto Speranza per l’autorizzazione alla distribuzione dei medicinali a base di anticorpi monoclonali anti-Covid è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. La distribuzione dei farmaci è stata affidata al Commissario Domenico Arcuri mentre per l’acquisto degli stessi e dei vaccini è stato istituito un fondo da 400 milioni di euro. Non è del tutto chiaro però, se il fondo in questione sia orientato alle spese da sostenere per il vaccino italiano in corso di sviluppo da Reithera, o all’acquisto degli altri vaccini già approvati. Su questo fronte peraltro, da registrare come il Sudafrica abbia sospeso le inoculazioni del siero AstraZeneca ritenendolo inefficace contro la variante che sta falcidiando il Paese.  

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