Vaccino, un ragazzo su tre è ancora senza. Boom in Lombardia, pochi in Sicilia

Vaccino, un giovanissimo su tre è ancora senza. Boom in Lombardia, pochi in Sicilia
Vaccino, un giovanissimo su tre è ancora senza. Boom in Lombardia, pochi in Sicilia
di Diodato Pirone
Mercoledì 15 Settembre 2021, 06:23 - Ultimo agg. 16 Settembre, 11:39
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Otto classi già in dad. È il triste primato della provincia di Bolzano a poco più di una settimana dall'avvio delle lezioni fissato al 6 settembre in Alto Adige. La decisione è scattata dopo la scoperta dei primi positivi tramite i test a campione che sono stati adottati anche in tutt'Italia per le cosiddette scuole sentinella.

Ma il fantasma della dad in Alto Adige è riapparso in modo così evidente soprattutto per una ragione: i giovanissimi fra i 12 e i 19 anni non vaccinati lì sono ancora il 54,1%. In Alto Adige, cioè, un ragazzo su due non è stato protetto dai suoi genitori contro il Covid-19.

Un dato del tutto atipico in Italia dove invece su tre giovanissimi due sono vaccinati e solo il 34% (il dato è di ieri pomeriggio) non ha ancora ricevuto neanche una dose. Si tratta in cifre assolute di 1.550.000 ragazzi su un totale di 4,6 milioni. Il dato va letto con un briciolo di attenzione perché se all'appello manca ancora più di un milione e mezzo di ragazzi è altrettanto vero che negli ultimi due mesi l'Italia ne ha vaccinato circa 2 milioni che si sono aggiunti ai pionieri che i genitori avevano accompagnato ai centri vaccinali in primavera. 

Come tutte le medie nazionali, il 34% di non protetti è il risultato di situazioni (e dell'orientamento sanitario dei genitori) diversissimi fra loro. In Lombardia, Puglia, Sardegna e Toscana (ma anche nelle piccole Basilicata e Molise) si tocca con mano una sorta di corsa al vaccino fra i giovanissimi. A Milano, Bari, Cagliari, Firenze e dintorni tre ragazzi su quattro sono vaccinati. La percentuale dei non protetti è di appena il 26% in Lombardia ma a guidare il drappello dei più virtuosi è a sorpresa la Sardegna con il 25,8% di non protetti nella fascia 12/19 anni.

Provincia di Bolzano a parte, dall'altra parte della barricata, quella dei pigri o di chi non ha intenzione di vaccinare i propri figli, si è formato un drappello di Regioni piuttosto consistente. Quelle che hanno dal 40% in su di giovanissimi non vaccinati sono: Sicilia, Calabria, Marche, Friuli e Valle d'Aosta.

A preoccupare in modo particolare è il ritardo accumulato dalla Sicilia che a tutt'oggi è l'unica regione italiana collocata in zona gialla. Qui i ragazzi senza protezione sono quasi il 42% del totale ovvero 166 mila sui 300 mila complessivi. La media è più alta rispetto a quello generale della regione che vede ancora senza vaccino il 32,8% dei siciliani. Un dato che colloca l'isola al penultimo posto in Italia. Molti ragazzi non vaccinati anche in Friuli (41%), Calabria (41,7%), Valle d'Aosta (42,0%) e nelle Marche (40,5%).  

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Ci sono poi le Regioni che si collocano nel mezzo fra i due estremi. Abbastanza buoni i dati di Umbria, Abruzzo ed Emilia-Romagna dove i 12/19enni non protetti oscillano fra il 30 e il 35% mentre leggermente al di sopra della media nazionale si collocano il Lazio (35,2%), il Piemonte (38,0%), il Veneto (36,7%), la Campania (36,5%), la Provincia di Trento (37,9%). Le vaccinazioni dei giovanissimi, naturalmente, proseguiranno anche nelle prossime settimane. In particolare la Regione Puglia sta continuando a inviare agli hub vaccinali gli studenti delle varie classi tutti assieme. Il ritmo regionale delle vaccinazioni dei giovanissimi si mantiene sulle 5.000 al giorno e sembra raggiungibile l'obiettivo di proteggere l'80% dei ragazzi pugliesi prima della riapertura delle scuole fissata da quella Regione al 20 di settembre. 

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