«Condannare i Ciontoli a 14 anni di carcere per omicidio volontario». È la richiesta del pg di Roma nell'appello bis per la morte di Marco Vannini avvenuto a Ladispoli nel maggio del 2015. Il procuratore generale Vincenzo Saveriano ha sollecitato la condanna per il padre Antonio Ciontoli, per la moglie Maria Pizzillo e per i figli Federica e Martina, quest'ultima fidanzata di Vannini. In subordine il pg ha chiesto per i figli e la moglie di Ciontoli di valutare l'ipotesi di concorso anomalo in omicidio, in base all'articolo 116 del codice penale, e condannarli alla pena di 9 anni e 4 mesi di reclusione. Il processo d'appello bis era stato disposto dalla Cassazione che aveva annullato il primo giudizio di secondo grado chiedendo di riconoscere il reato di omicidio volontario con dolo eventuale.
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Con due ore di requisitoria il sostituto procuratore generale Vincenzo Saveriano ha ripercorso il quadro accusatorio di Antonio Ciontoli, dei figli Federico e Martina e della moglie Maria Pezzillo in merito alla vicenda che il 17 maggio 2015 ha portato alla morte del ventunenne Marco Vannini nella casa dei Ciontoli a Ladispoli. «Antonio Ciontoli - ha detto tra l'altro il sostenitore della pubblica accusa riferendosi al principale imputato - in merito alla potenza della sua arma, la calibro 9» da cui è stato esploso il colpo che poi ha ucciso Marco dopo un'ora di agonia, «disse che era capace di sfondare la carrozzeria di una macchina, e ci vuole far credere di aver pensato che il proiettile si fosse fermato al braccio?».
Il giovane, secondo anche quanto affermato dalla Corte di Cassazione - che il 7 febbraio ha annullato il verdetto della Corte d'appello che aveva condannato Antonio Ciontoli a 5 anni - sarebbe morto perchè attinto da un colpo di pistola ma anche per il ritardo, oltre un'ora, con cui sono stati chiamati i soccorsi. Per ciascuno dei familiari di Ciontoli il sostituto procuratore generale ha sottolineato le responsabilià che avrebbero contribuito alla morte del giovane.
Per l'omicidio del ragazzo, appena ventenne, il 29 gennaio dello scorso anno i giudici della corte d'Assise d'Appello di Roma avevano condannato il padre della sua fidanzata Antonio Ciontoli per l'accusa di omicidio colposo a 5 anni di reclusione contro i 14 che gli erano stati inflitti in primo grado per omicidio volontario, confermando, invece, le condanne a tre anni per i due figli di Ciontoli, Martina e Federico, e per la moglie Maria Pezzillo.
Vannini, la Procura: «Omicidio volontario, condannare la famiglia Ciontoli a 14 anni»

Mercoledì 16 Settembre 2020, 11:38
- Ultimo agg. 23:16
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di Giovanni Del Giaccio e Camilla Mozzetti
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