Viadana, chiuso oratorio per un giorno: «Troppi ragazzi bulli e maleducati»

Viadana, chiuso oratorio per un giorno: «Troppi ragazzi bulli e maleducati»
Sabato 18 Giugno 2022, 17:47 - Ultimo agg. 19 Giugno, 20:28
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Il suo cartellone scritto con i pennarelli è diventato virale: contiene tutti gli episodi di maleducazione e inciviltà che si consumano all'ombra della chiesa di Cicognara. E lui, don Andrea Spreafico, il parroco, minaccia di chiudere l'oratorio molto più a lungo di quanto ha già deciso: per il momento stop per 24 ore. Perché l'oratorio di Cicognara, piccola frazione del comune di Viadana, in provincia di Mantova, è diventato invivibile secondo il sacerdote.

Così don Andrea ha deciso di mettere «un paletto, una barriera», «un segnale di scossa dato a tutti, in seguito a una situazione di degrado diffuso, di uno stile che ha preso piede in maniera generalizzata». 

«Troppe parole volgari, rifiuti buttati, sedie prese dal portico e abbandonate, persone che entrano in mutandoni e canottiera, comportamenti da bulli violenti» e altri motivi. Sul banco degli imputati, non solo i bambini ma anche i genitori e gli adulti che frequentano l' oratorio. «La chiusura generale capita raramente ed è una scossa che si vuole dare a tutti», spiega il sacerdote, che ha anche scritto un post su Facebook per spiegare le ragioni dello stop.

Le attività dell' oratorio, che è il centro giovanile di riferimento per l'unità pastorale Beata vergine delle Grazie, ha già da ieri ripreso le attività nel rispetto delle regole. «Non si è trattato di una punizione» tiene a specificare don Andrea ma «un paletto, un argine innalzato, una barriera» che «aiuta non solo i più piccoli ad entrare in uno spazio altrui cambiando i propri atteggiamenti disordinati».

La decisione era stata presa giovedì scorso e per comunicarla a tutti i frequentatori, don Spreafico aveva affisso sul cancello d'ingresso un cartello per spiegare i motivi della serrata: Il parroco nel suo post ha anche spiegato che esiste una gradazione dei provvedimenti disciplinari contro chi è maleducato, che riecheggia una metafora calcistica: «Abbiamo tre gradi: si va dal richiamo al cartellino giallo e a quello rosso. La chiusura generale capita più raramente ed è una scossa che si vuole dare a tutti».

 

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