Viaggi all'estero tra Green pass, tamponi e quarantena: dagli Usa fino alla Thailandia, le mete possibili e tutte le regole

Oltre al certificato verde, i viaggiatori dei Covid free dovranno esibire all’imbarco l'esito negativo di un tampone molecolare antigenico

Viaggi all'estero tra Green pass, tamponi e quarantena: dagli Usa fino alla Thailandia, le mete possibili e tutte le regole
Viaggi all'estero tra Green pass, tamponi e quarantena: dagli Usa fino alla Thailandia, le mete possibili e tutte le regole
Sabato 16 Ottobre 2021, 18:07 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 07:03
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Non solo «lavoro, salute, studio, urgenza, rientro al domicilio, l’abitazione eccetera». Si torna a viaggiare anche per piacere, turismo, svago, vacanza. Voglia di vedere nuovi posti, per lo più lontani. Si torna alla normalità dopo che per due anni il Covid ha drasticamente ridotto gli spostamenti. Adesso i "corridoi turistici" consentono di varcare le frontiere. Dal green pass al tampone, la prima cosa da fare è ricordarsi della certificazione necessaria a dimostrare che non si è contagiati né contagiosi. In particolare, oltre al certificato verde i viaggiatori dei Covid free dovranno esibire all’imbarco l'esito negativo di un tampone molecolare antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti. Al rientro, test alla partenza e all'arrivo. Se la vacanza dura più di sette giorni, un tampone anche durante il soggiorno all'estero. Niente obbligo di quarantena al rientro.

 

Le possibili destinazioni

Stati Uniti d'America Le anticipazioni dei giorni scorsi sono state confermate.

Gli Stati Uniti d'America riapriranno le frontiere dal prossimo 8 novembre. Potranno arrivare negli Usa coloro ai quali sono stati somministrati vaccini anti-Covid riconosciuti come validi dalla Food and Drug Administration e dall’Oms. Escluso dall'elenco lo Sputnik, si tratta dei più noti: Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson e AstraZeneca. Oltre a questi, anche Sinopharm e Sinovac. La notizia segue l'annuncio di alcune settimane fa in cui l'amministrazione Biden ha aperto ai viaggi ai cittadini dell'Unione europea e di diversi altri Stati – tra cui Regno Unito, Cina, Brasile, Sudafrica, India e Iran – a partire da novembre dopo 18 mesi di divieti.

Indonesia, Bali Le autorità indonesiane hanno annunciato la riapertura al turismo dell'isola di Bali, dopo oltre un anno di chiusura a causa del coronavirus. Luhut Pandjaitan, incaricato delle misure restrittive per fermare la diffusione del virus, ha sottolineato che la nuova direttiva consente l'ingresso a Bali e nelle isole Riau di viaggiatori provenienti da 19 paesi. Tra questi, Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, Svezia e Polonia. Pandjaitan ha chiarito in un comunicato che le autorità ritengono che questi Paesi abbiano messo la pandemia «sotto controllo» secondo i parametri stabiliti dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I turisti di questi paesi potranno entrare in Indonesia solo attraverso queste isole, che includono anche Bintan, vicino a Singapore. Dovranno però essere muniti di certificato di vaccinazione e test negativo, oltre a prenotazione alberghiera. Coloro che hanno permessi di lavoro o altri visti potranno invece entrare nel Paese attraverso Giacarta e Manado una volta rispettate le misure stabilite. L'Indonesia, il quarto Paese più popoloso al mondo, ha gradualmente revocato le misure restrittive dallo scorso luglio. Nelle ultime settimane il numero di contagi è diminuito notevolmente. 

Thailandia La Thailandia riaprirà le frontiere ai turisti vaccinati il primo novembre. Lo ha annunciato il primo ministro del Paese asiatico, Prayut Chan-o-cha, sottolineando che dal primo dicembre riapriranno anche i luoghi di intrattenimento. Si deve esibire un tampone negativo con una validità che superi le 72 ore prima della partenza. Bisogna mostrare anche il Visto e il Certificate of Entry, rilasciato dall'Ambasciata thailandese su richiesta (richiesta qui). Ci vuole anche un'asssicurazione sanitaria che copra tutto il mondo, o comunque la Thailandia. Tale assicurazione deve coprire tutte le spese collegate al trattamento del Covid19 e avere un massimale non inferiore ai 100.000 dollari.

Seychelles «Le Seychelles sono felici di accogliere i turisti italiani per trascorrere una vacanza all'insegna del relax e vivere un'esperienza indimenticabile in totale sicurezza». Lo ha dichiarato Danielle Di Gianvito, Marketing Representative Seychelles Tourism in Italia, dopo via libera per gli italiani che desiderino trascorrere una vacanza in una delle splendide isole dell'Oceano Indiano. Sarà infatti finalmente possibile, grazie ai corridoi turistici Covid free, raggiungere le Seychelles anche per turismo con Green Pass e tampone negativo effettuato massimo 48 ore dalla partenza. I turisti potranno soggiornare in strutture ricettive selezionate con specifiche misure di sicurezza. 

Maldive, Repubblica  Dominicana Serve la certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa certificazione di avvenuta guarigione. Si può quindi esibire il Green Pass. Quando si è in partenza bisogna anche eseguire un test molecolare o antigenico: deve essere negativo nelle 48 ore precedenti la partenza. Se la permanenza all’estero supera i 7 giorni, bisogna sottoporsi a un ulteriore test molecolare o antigenico in loco. 

Egitto Sono aperte solo le mete Sharm El Sheikh e Marsa Alam. Le regole sono come quelle per le Maldive. 

Isole Fiji L'isola paradisiaca è destinata a riaprire le sue frontiere dal 1 dicembre 2021, ai viaggiatori completamente vaccinati. I tamponi all'arrivo e alla ripartenza devono avere una validità di almeno 72 ore. I bambini non vaccinati di età inferiore ai 18 anni potranno viaggiare ma solo se accompagnati da un adulto vaccinato. 

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Unione Europea Nel Regno Unito potrà recarsi chi ha completato il ciclo vaccinale, e quindi entrambe le dosi (o monodose a seconda dei casi). In Francia quanti sono in possesso di "certificazione di avvenuta conclusione del ciclo vaccinale" (sette giorni dopo per Pfizer, Moderna e Astrazeneca; quattro settimane per Johnson&Johnson). Per la Spagna, invece, occorre seguire la lista dei Paesi a rischio aggiornata ogni settimana dalle autorità iberiche (possono esservi inserite anche singole regioni dell'Italia).

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