Como, viaggiano in treno con oltre 1 milione e mezzo di euro (non dichiarati): coniugi in entrata dalla Svizzera finiscono nei guai

Alla domanda di rito se trasportassero al seguito denaro o strumenti negoziabili per importo pari o superiore ai diecimila euro, i coniugi avevano risposto di No: ma avevano 50.000 euro addosso e oltre 1 milione in valigia

Como, viaggiano in treno con oltre 1 milione e mezzo di euro (non dichiarati): coniugi in entrata dalla Svizzera finiscono nei guai
Como, viaggiano in treno con oltre 1 milione e mezzo di euro (non dichiarati): coniugi in entrata dalla Svizzera finiscono nei guai
Venerdì 14 Ottobre 2022, 08:16 - Ultimo agg. 08:28
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Pensavano di poterla far franca trasportando il bottino in treno, ma così non è stato. Finisce nei guai una coppiadi coniugi per aver con se tanti, tantissimi soldi cash non dichiarati. Nell’ambito delle attività di contrasto al traffico transfrontaliero di valuta i funzionari dell'Agenzia Accise Dogane e Monopoli di Chiasso e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso (Como) hanno eseguito un maxi sequestro di denaro non denunciato a carico di una coppia di coniugi a bordo di un treno in arrivo dalla Svizzera, intercettando 1.454.010 euro non dichiarati.

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Como, maxi sequestro di denaro su un treno in arrivo dalla Svizzera

Alla domanda se trasportassero denaro per un importo pari o superiore ai diecimila euro, entrambi hanno risposo no.

I due sono stati invitati scendere per approfondire il controllo negli gli Uffici doganali. Addosso avevano 50.000 euro, nel bagaglio 1.404.010 euro, in tagli prevalentemente da 500. Per uno dei coniugi è stato consentito l'accesso all'oblazione, con una sanzione nella pari al 15%, quindi di 6.000 euro. Nell'altro caso, invece, l'eccedenza superava di gran lunga la soglia di 40.000 euro stabilita come una delle condizioni di accesso all'oblazione e personale dell'Adm e Finanzieri hanno sequestrato il 50% della somma eccedente (697.010 euro) a garanzia del pagamento della sanzione che sarà irrogata con un provvedimento del Ministero dell'Economia e delle Finanze. 

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La nota 

«Pertanto, nel rispetto della normativa valutaria, l’Ufficio - prosegue la nota - ha proceduto a sequestrare il 50% della somma eccedente (per un importo pari a 697mila euro) a garanzia del pagamento della sanzione che sarà irrogata al trasgressore con apposito provvedimento del MEF. L’attività posta in essere, volta a garantire l’osservanza delle prescrizioni del Decreto legislativo n. 195/08 in materia valutaria, si inquadra in un più generale dispositivo di controllo al confine, in costante sinergia tra l’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli e la guardia di finanza».

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