Cesena, «al concorso mi hanno detto "sei troppo bella per diventare vigilessa"»: e la 27enne fa causa al Comune

La 27enne aveva vinto il bando per diventare vigile urbano

Cesena, troppo bella per diventare vigilessa: donna fa causa al Comune
Cesena, troppo bella per diventare vigilessa: donna fa causa al Comune
Martedì 20 Dicembre 2022, 13:16 - Ultimo agg. 16:38
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Voleva diventare vigilessa a Cesena, ha partecipato al bando ed è passata ma alla fine, a pochissimi metri dal traguardo, è stata esclusa. Perché? Troppo bella, così le è stato detto al momento del colloquio attitudinale finale, quello fondamentale per ottenere il rinnovo contrattuale. Elisa Muccioli, 27 anni, infatti, aveva già superato un bando pubblico e aveva già indossato la divisa con un contratto di formazione di 12 mesi. Ma a quanto pare la sua avvenenza fisica sarebbe d'ostacolo al lavoro. E quindi? Non le è rimasto che fare causa al Comune di Cesena perché si è sentita discriminata. Nel ricorso presentato dall'avvocato forlivese Matteo Pavanetto si parla di «una gravissima discriminazione di genere». La notizia è riportata questa mattina sul Resto del Carlino. Ora al giudice del lavoro di Forlì la donna chiede il reintegro nel posto di lavoro. Il giudice si è riservato di decidere. 

La 27enne aveva vinto il bando per diventare vigile urbano: era arrivata al terzo posto.

Ha iniziato a lavorare, ha indossato la divisa, ha firmato un contratto a tempo determinato per 12 mesi e attendeva la definitiva stabilizzazione. In quest'anno è stata giudicata idonea a maneggiare delle armi, incaricata al trattamento dei dati.  Serviva un'ultima verifica per diventare vigile urbano al 100%: una prova orale, un colloquio attitudinale. Quella verifica non è andata a buon fine perché l’aspirante vigilessa «non aveva raggiunto le competenze tecniche necessarie per svolgere il servizio in autonomia». Evidenziava delle lacune, si legge nel verbale della commissione citato dal Carlino. Lacune relative a : «errori di sostanza con riferimento all'intera struttura della legge di depenalizzazione». Questa la motivazione formale con la quale è stata scartata dalla commissione presieduta dal comandante dei vigili urbani di Cesena Andrea Piselli.

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«Al termine della prova — si legge nel ricorso, come riporta il Resto del Carlino — il comandante Piselli le avrebbe comunicato che a suo parere, data la sua avvenenza, subiva il fascino della divisa, che con il sorriso non avrebbe ottenuto gratificazione dagli utenti, alludendo, de facto, che sarebbe stato meglio dedicarsi ad altre attività a lei più consone. Battuta salace cui la signora vigilessa rispondeva da parte sua zittendo il comandante, comunicandogli che il lavoro per il quale ha studiato è quello dell’agente di polizia locale e non di modella».

La donna si dice «moralmente distrutta» per essere rimasta senza lavoro e con un mutuo da pagare. Dice che era il suo sogno entrare nella polizia locale. Perciò continuerà a dare battaglia in tribunale per tornare a indossare la sua divisa. 

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