Violentata in discoteca a Milano,
interrogati i due cugini: «Noi innocenti»

Violentata in discoteca a Milano, interrogati i due cugini: «Noi innocenti»
Sabato 9 Novembre 2019, 19:35 - Ultimo agg. 10 Novembre, 08:20
2 Minuti di Lettura

«È durato quasi un'ora l'interrogatorio per rogatoria, svolto in carcere a Santa Maria Capua Vetere, dinanzi al gip Enea, per il mio assistito Francesco Ferrara. Ferrara ha spiegato al giudice che non ha partecipato a nessuna violenza di gruppo ma ci sarebbe stato un rapporto sessuale consenziente con la ragazza». È quanto afferma l'avvocato Nello Sgambato che difende uno dei due cugini di origine casertana arrestati su provvedimento del gip Anna Magelli del tribunale di Milano per violenza sessuale di gruppo.   

LEGGI ANCHE Milano, violentata in discoteca da due cugini, il gip: forse droga nel bicchiere della ragazza

I due avrebbero, secondo le accuse, violentato in una discoteca della zona Idroscalo a Milano, nell'agosto del 2018, una studentessa milanese, mentre un terzo cugino un (per il quale si procede separatamente), all'epoca dei fatti minorenne, avrebbe filmato tutto.  

È quello che avrebbe raccontato la vittima la studentessa nella denuncia che ha fatto scattare gli arresti di Francesco Ferrara, 26 anni di Caserta (ora nel carcere di S.Maria C.V.) e Antonio Massaro, 32 anni di San Felice a Cancello (in carcere a Milano), imparentato con esponenti dell'omonimo clan operante nella Valle di Suessola ed inserito nel programma di protezione del Ministero dell'Interno.  

«Il mio assistito, inoltre, ha spiegato al giudice questa mattina - aggiunge l'avvocato Sgambato - che il rapporto sessuale consensuale  è stato consumato tra la ragazza e Ferrara presso un'abitazione a Milano e poi un secondo sarebbe avvenuto sempre tra loro due nell'auto quando ha accompagnato la studentessa. Non sa nulla di quello che potrebbe essere successo dopo. Invece sull'interrogatorio che si è tenuto in carcere a Milano per Massaro sono solo a conoscenza che è stato fatto già ieri e lo stesso si è dichiarato estraneo alla violenza». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA