Viviana Parisi, testimone al pm: «Gioele era vivo dopo l'incidente e in braccio alla mamma»

Viviana Parisi, testimone al pm: «Gioele era vivo dopo l'incidente e in braccio alla mamma»
Lunedì 17 Agosto 2020, 15:23 - Ultimo agg. 18 Agosto, 08:39
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Viviana Parisi morta e Gioele scomparso. Dopo l'incidente stradale «Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita». È la ricostruzione del testimone presente dopo l'impatto resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che indaga sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni della donna. 
 

 

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Gioele, ha aggiunto il procuratore Cavallo, «aveva gli occhi aperti» e il teste «è attendibile» A parlare con la procura sono stati «testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord». All'inizio, ha spiegato il procuratore, «avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l'incidente e si sono presentati». 

«Alla luce delle testimonianza e delle riprese video in nostro possesso riteniamo che Viviana Parisi non fosse seguita. Poi per carità.. Ogni giorno aggiungiamo una tessera in più in questa storia. Al momento è ragionevolmente da escludere...». Lo ha affermato il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, facendo il punto dell'inchiesta sulla morte della dj e della scomparsa del figlio Gioele, di 4 anni. Il fascicolo, ha confermato, è aperto per omicidio e sequestro di persone contro ignoti, e quindi senza indagati. Il procuratore ha reso noto anche che «sul traliccio la polizia scientifica di Catania non ha risposte definitive su tracce di impronte digitali e dna, non ci sono risultati evidenti». Il magistrato non ha escluso che la donna che «era un'abile camminatrice» sia giunta sul posto «facendo un percorso più lungo».

Ancora il procuratore Cavallo: «La nostra priorità è trovare Gioele. L'aria è sterminata, boschiva e impervia. Fino ad ora non ci hanno aiutato droni e elicotteri. La nostra speranza è nei cani iper specializzati in ricerca di resti umani, sono qui quattro dei cinque presenti in tutta Italia». 

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