Viviana Parisi, nei post social gli ultimi sfoghi: «Due anni fa mi sono chiusa in un bunker...»

Viviana Parisi e il suo post su Facebook
Viviana Parisi e il suo post su Facebook
di Danilo Barbagallo
Sabato 8 Agosto 2020, 23:24 - Ultimo agg. 9 Agosto, 10:14
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Ormai è certo, il cadavere irriconoscibile trovato nei boschi di Caronia (Messina) è quelllo della dj Viviana Parisi, scomparsa con il figlio Gioele di 4 anni il 3 agosto. Quasi un mese fa la donna sulla pagina social del marito parlava di sé per l'ultima volta. In quel post social si possono leggere i suoi ultimi pensieri per cercare di capire in parte il suo stato d'animo.



La donna e il marito, Daniele Mondello, erano deejay. Nel post Viviana racconta come è cambiata la sua vita dopo la nascita del figlio: “Cinque anni fa – aveva scritto su Facebook - i miei ormoni sono cambiati e gli ormoni di una donna sono veramente complicati e difficili da gestire. Alla nascita del mio cucciolo il suo mondo mi rapì sia con il cuore che con la mente.  Il mio tempo non lasciò spazio ad altri pensieri. Mi travolse.
Prima di tutto mi coinvolse un senso di protezione quindi iniziai ad aver cura di tutto il suo grande universo... Fino a un anno e mezzo fa lo nutrii col mio seno.  Decisi poi a malincuore di non dargli più il mio latte nonostante ne avessi ancora proseguii con quello che mi prescrisse il pediatra, così arrivò il primo distacco come quello del cambio dei quindici pannolini quotidiani al vasino e... quello del baldacchino alla culla più grande... La musica per me cambiò....».



Due anni fa un momento di crisi: «Io che.... poi due anni fa mi sono totalmente e completamente del tutto ancora più  estraniata, allontanata, chiusa in un bunker precisamente e vi diro' cari amici che state qui in parte a leggere le mie emozioni...  e come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo.  La musica? La musica e tutto ciò che facevo è diventata malvagia mi ha " perseguitata" mi ha rinchiuso in una bara di " cristallo".  Ho cercato di difendermi,  ho cercato di proteggere me e il mio piccolo ma alla fine è stato il mio cucciolo a darmi il TEMPO e a cliccare il tasto PLAY, a ridarmi il " RITMO" pian piano ...».

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