Willy Monteiro, cambia l'accusa per gli arrestati: omicidio volontario aggravato da futili motivi

Willy Monteiro, cambia l'accusa per gli indagati: omicidio volontario aggravato da futili motivi
Willy Monteiro, cambia l'accusa per gli indagati: omicidio volontario aggravato da futili motivi
Venerdì 11 Settembre 2020, 17:52 - Ultimo agg. 12 Settembre, 00:35
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Non più omicidio preterintenzionale, ma omicidio volontario. Per i quattro arrestati per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro la notte tra sabato e domenica scorsi, cambia il capo di imputazione. A deciderne la modifica è stata decisa dalla procura di Velletri secondo cui si tratta quindi di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

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Gli accusati

Dell'omicidio sono accusa i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. I Bianchi e Pincarelli, difesi dall'avvocato Massimiliano Pica, sono in carcere a Rebibbia, mentre Belleggia, difeso da Vito Perugini, è ai domiciliari.

Intanto è stata disposta la chiusura di cinque giorni per la palestra Millennium Sporting Center di Lariano frequentata di fratelli Bianchi, tra gli arrestati per l'omicidio. Il provvedimento è scattato in seguito ai controlli amministrativi di polizia, carabinieri e Asl di zona in cui sarebbero state riscontrate «gravi violazioni di natura amministrativa». Sono al vaglio ulteriori contestazioni relative a diverse violazioni riscontrate in materia di sicurezza igienico-sanitaria.
 
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L'inchiesta

La relazione preliminare dei medici legali che hanno effettuato sul corpo di Willy Monteiro Duarte non lasciava dubbi: l'aggressione al giovane di origini capoverdiane è stata una vera e propria azione omicidiaria. Polifratture dal collo all'addome compatibili con un accanimento di violenza tale da giustificare la nuova accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi nei confronti dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. I quattro, che in base alla nuova accusa rischiano anche l'ergastolo, stando al racconto di testimoni oculari, nel corso del pestaggio si sarebbero accaniti con colpi dati in sequenza fino ad arrivare a saltare sul corpo inerme di Willy e passandoci sopra con i piedi. La svolta dei pm è arrivata in tarda mattinata.

Un aggravamento dell'accusa che giunge a poche ore dal funerale che si terrà sabato a Paliano e a cui parteciperanno anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte e il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.

Una accelerazione che punta a definire, in ogni minimo dettaglio, cosa è accaduto la notte tra sabato e domenica scorsa nella zona della movida a Colleferro. Gli inquirenti, quindi, non vogliono lasciare zone d'ombra e puntano a rendere ancora più solido l'impianto accusatorio. Un omicidio in cui i fratelli Bianchi hanno avuto un ruolo primario da «protagonisti». I due nel corso dell'interrogatorio di convalida hanno respinto le accuse arrivando a «coprire» anche i coindagati Belleggia e Pincarelli.

«Non abbiamo dato nessun colpo. Belleggia e Pincarelli non hanno dato colpi… Willy è caduto con la mia spinta ma lui si è alzato e poi sono andato via», hanno detto aggiungendo che dietro i due loro amici «c'erano tante persone». Una strategia che però potrebbe cambiare e un indizio in tal senso è rappresentato dai nomi di almeno cinque testimoni che la difesa dei «gemelli» ha inviato in Procura. Una iniziativa che appare come una risposta a Belleggia che davanti al magistrato aveva ammesso di avere visto i «gemelli» colpire Willy. Tra loro anche Omar Shabani, il ragazzo che in due post su Facebook, poi immediatamente cancellati, si era detto pronto a raccontare la «verità». In particolare il teste in uno dei commenti pubblicati online cita Belleggia e Pincarelli e si spinge a dire: «e se non fossero stati Marco e Gabriele ad uccidere quel povero ragazzo? Vi invito ad iniziare ad informarvi bene prima del dare dell'assassino!».

Dal punto di vista dell'attività istruttoria risposte arriveranno anche dalla perizia sui cellulari degli indagati disposta dagli inquirenti. L'analisi di tabulati e chat potrebbe fornire elementi preziosi per capire che tipo di comunicazione è intercorsa tra gli indagati (al momento cinque persone di cui una a piede libero e accusata di favoreggiamento) nelle fasi precedenti e successive ai fatti. Chi indaga punta inoltre ad individuare le tre ragazze che, a detta dei Bianchi, erano con loro nella zona del cimitero prima che arrivasse la telefonata di Michele Cerquozzi che chiedeva un loro intervento perché la situazione nella zona dei locali si stava surriscaldando dopo un lite verbale per un apprezzamento ad una ragazza.

Le tre gioovani, ancora non identificate, avrebbero incontrato i «gemelli» al pub per poi allontanarsi con loro per consumare un rapporto sessuale. Infine oggi è stata disposta la chiusura per cinque giorni della palestra Millennium Sporting Center di Lariano frequentata dai Bianchi a seguito di controlli amministrativi.
Un provvedimento motivato da polizia, carabinieri e Asl di zona per «gravi violazioni di natura amministrativa»

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