Zaia: «Da Conte un libro dei sogni, mi aspettavo qualche asso nella manica»

Zaia: «Da Conte un libro dei sogni, mi aspettavo qualche asso nella manica»
Zaia: «Da Conte un libro dei sogni, mi aspettavo qualche asso nella manica»
Giovedì 4 Giugno 2020, 08:58 - Ultimo agg. 5 Giugno, 06:31
3 Minuti di Lettura

Il governatore del Veneto Luca Zaia critica Giuseppe Conte e poi torna a parlare della Grecia dopo quanto detto ieri in conferenza stampa dal premier sul turismo: «Dobbiamo pretendere uno Schengen sanitario, possibile che nessuno abbia da dire sulla Grecia? Siamo popoli fratelli, non esiste che ci chiudano la porta in faccia. E con l'Austria abbiamo 23 miliardi di scambi, si è formata un'associazione per andare contro la politica di Kurtz. Il Covid19 ha sospeso tante cose, ma di certo non può sospendere la politica estera». Luca Zaia, intervistato dal Corriere della Sera, parla anche dei posti di lavoro persi in Veneto in 4 mesi a causa della pandemia da Covid19: «In quattro mesi il Veneto ha perso 65 mila posti di lavoro, di cui 35 mila nel turismo. Ora sento il premier che ne parla. Ma sono settimane che va avanti la questione dei corridoi».

Vicenza, padre e figlia di 11 anni morti nel frontale tra moto: il centauro della Kawasaki denunciato per omicidio stradale

Virus, diretta: in Brasile altro record di morti, 1.349 in 24 ore. In America Latina oltre 1,1 milioni di casi



Zaia:
«Da Conte un libro dei sogni». «Conte ha convocato questo appuntamento e io mi aspettavo qualche fuoco di artificio, qualche asso nella manica. Qualcosa di più. Il riassunto di quanto è stato fatto e il libro dei sogni sono poco da parte di un presidente del Consiglio in carica da due anni. Il Covid19 è una cosa degli ultimi quattro mesi. Un po' di bilancio, suvvia», dice Luca Zaia in un'intervista al Corriere della Sera. «Se il metodo è sempre quello, moriremo di comitati, di autotutela, di non toccare questo e non toccare quello, di gemmazione di grandi riunioni e proliferazione delle task force. Moriremo di ipocrisia. Se non semplifichiamo davvero, sprofonderemo», avverte Zaia. In merito alla possibile fiscalità di vantaggio per il Sud, «non esiste che ci siano figli e figliastri», dice il governatore del Veneto. «Il Sud ha bisogno di aiuto e non si discute: il garantire una crescita uniforme è un dovere». Ma secondo il governatore del Veneto «non è che si vincono i Gran premi penalizzando chi ha la possibilità di vincerli. Vogliamo dirlo: nei nostri confronti, ma non solo nostri, c'è sempre stato un certo atteggiamento: 'Tanto loro comunque si arrangiano'. E invece no. E dunque senza il riconoscimento dell'autonomia, - sottolinea - non esiste che ci siano pacchetti riservati ad alcune aree del Paese». 

 
 

 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA