Aborto, follia Texas: «Pena di morte per mamme e medici»

Aborto, follia Texas: «Pena di morte per mamme e medici»
di Luca Marfé
Giovedì 11 Aprile 2019, 12:27 - Ultimo agg. 14:41
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La vita da difendere a tutti i costi. Persino con la morte.

Si tratta soltanto di un disegno di legge, ma la bufera è comunque totale: pena di morte, appunto, per le donne che abortiscono e per i medici che le aiutano.

Il principio di fondo è radicale, com’è scritto a chiare lettere nelle prime righe della proposta:

«Un essere umano vivente, dal momento della fecondazione di un ovulo data da uno spermatozoo, gode degli stessi identici diritti, poteri e privilegi garantiti dalle leggi dello Stato a qualsiasi altro essere umano vivente».

A queste condizioni, dunque, ucciderlo equivale ad uccidere una persona.

Fattispecie punibile in Texas con la pena di morte.

Idem per chiunque possa concorrere nell’interruzione di una vita.

Sembra un salto indietro di decenni, di fatto è molto di più, ma c’è chi ci crede per davvero.

A fare da contraltare, verrebbe da scrivere “per fortuna”, non mancano però le critiche. Che piovono anche dalla platea dei più convinti conservatori repubblicani, titolari della maggioranza in entrambe le camere legislative locali.

Qualcuno sottolinea, oltre alla posizione retrograda, anche il rischio di incostituzionalità ed il conseguente spreco di risorse e di tempo. Qualcun altro, invece, prova ad insistere.

«Non si tratta di prendere di mira le donne né di criminalizzarle. Si tratta soltanto di equiparare la legge in modo tale che chiunque sia coinvolto in un omicidio possa essere punito».

Omicidio, insomma, per il deputato repubblicano Tony Tinderholt, promotore di un’iniziativa che non arriverà mai fino in fondo, ma che rende perfettamente l’idea di come, ancora, nel 2019, una certa metà della politica si relazioni con certi temi e con certi diritti, evidentemente tutt’altro che acquisiti in via definitiva.

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