La capitale del Kazakistan cambierà nome: attenzione alle figlie dei leader politici

La capitale del Kazakistan cambierà nome: attenzione alle figlie dei leader politici
di Erminia Voccia
Mercoledì 20 Marzo 2019, 16:57
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Nursultan, sarà questo il nuovo nome della capitale del Kazakistan. La proposta di legge di rinominare la città di Astana in onore del presidente dimissionario Nursultan Nazarbayev è stata approvata il 20 marzo dal Parlamento, lo rende noto un'angenzia di stampa kazaka. Nazarbayev, 78 anni, aveva annunciato le dimissioni in un messaggio andato in onda sulla tv nazionale la sera del 19 marzo dopo 30 anni al potere, cogliendo letteralmente di sorpresa le cancellerie di tutto il mondo. Ha detto che resterà attento ai bisogni del Paese, aggiungendo di aver conferito l'incarico di Capo dello Stato ad interim al presidente del Senato Kassym-Jomart Tokayev, suo fedelissimo.


Nursultan Nazarbayev

La proposta di rinominare Astana era partita dallo stesso Tokayev. Nazarbayev era il più longevo dei leader politici dell'era sovietica, era stato a capo del partito Comunista e ha conservato tra le mani le redini del Paese dell'Asia Centrale dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica fino ad oggi. Ha traghettato il Kazakistan sulla scena mondiale, dall'indipenza in avanti, trasformandolo e mantenendo le alleanze con la Cina e con la Russia grazie a delicata attività diplomatica. Paese ricco di idrocarburi, il Kazakistan è uno Stato fondamentale per gli equilibri geopolitici dell'Asia Centrale, snodo cruciale per l'accesso all'Europa nel progetto per le Nuove Vie della Seta del presidente cinese Xi Jinping.

Quello di Nazarbayev, però, non può essere considerato un vero addio alla politica, almeno per ora. Secondo gli analisti e gli osservatori internazionali, conserverà la sua influenza dirigendo la nazione attraverso strumenti politici e militari e gestirà il non semplice trasferimento dei poteri al suo successore. Conserverà la guida del Consiglio di sicurezza nazionale, che delinea le linee della politica estera e di sicurezza, e la presidenza del partito Nur-Otan, che domina il Parlamento. Nazarbayev sarà ancora membro del Consiglio Costituzionale. Nel 2015 era stato rieletto con una percentuale di voti superiore al 97%, non sensa spegnere i semi del dissenso politico interno. Una riforma della Costituzione l'aveva definito "Padre della nazione" a vita. Le dimissioni di Nursultan Nazarbayev seguono di alcune settimane il licenziamento dell'esecutivo e la promessa di una serie di riforme sociali, mirate a sedare le proteste della popolazione.

L'incarico presidente del Senato è passato alla figlia maggiore di Dariga Nazarbayeva, indicata da molti come sua possibile erede. Secondo il Guardian, l'addio di Nazarbayev potrebbe essere una specie di trailer di un film sull'addio alle scene di Vladimir Putin in Russia. Un'anticipazione delle dinamiche che potremmo vedere in futuro al Cremlino. La vicinanza tra i due è stata confermata da una telefonata il cui contenuto è rimasto privato. Solo pochi mesi fa la figlia sconosciuta al pubblico di Vladimir Putin era comparsa su una tv russa. La donna, Katerina Tikhonova, 32 enne, in un'intervista si era autodefinita la figlia del presidente Putin e questo avvenimento era stato considerato un segnale della sua possibile preparazione alla vita pubblica. Nina Khrushcheva, docente di affari internazionali alla New School di New York e nipote dell'ex leader sovietico, aveva detto al New York Times: «Un modo per dimostrare che al Cremlino non c'è solo Putin». In Russia come in Kazakistan la potica è un affare di famiglia. Il Paese eleggerà il prossimo presidente nel 2020.




 
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