Ameba mangia-cervello uccide un uomo: aveva fatto lavaggi nasali con l'acqua del rubinetto

La rara infezione letale è stata causata dall'agente "Naegleria fowleri"

Ameba mangia-cervello uccide un uomo: aveva fatto lavaggi nasali con l'acqua del rubinetto
Ameba mangia-cervello uccide un uomo: aveva fatto lavaggi nasali con l'acqua del rubinetto
Venerdì 3 Marzo 2023, 18:29 - Ultimo agg. 31 Luglio, 09:27
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L'ameba mangia cervello ha ucciso un uomo residente in Florida, negli Stati Uniti. I funzionari dell’agenzia sanitaria di Charlotte hanno fatto sapere che la vittima potrebbe aver aver fatto alcuni lavaggi nasali con acqua di rubinetto contaminata dal microrganismo Naegleria fowleri, responsabile dell'infezione letale. 

Si tratta di un microrganismo che colpisce raramente, ma quando lo fa di solito uccide: Ogni anno, secondo il Center for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense si registrano soltanto dai zero ai cinque casi di infezioni nel Paese.

Ma il tasso di mortalità del microrganismo risulta essere superiore al 97%: solo 4 su 154 infettati tra il 1962 e il 2021 sono sopravvissuti negli Stati Uniti. 

«In pratica, per contrarre questa malattia bisogna spingere con forza l'acqua attraverso il naso, è un modo molto strano di contrarla - ha dichiarato il portavoce del Dipartimento della Salute della Florida, Jae Williams - È comune nell'acqua dolce, in particolare in quella stagnante che si riscalda al sole».

Ameba mangia cervello sintomi

Il Naegleria fowleri è stato soprannominato "ameba mangia cervello" per le sue capacità di risalire le fibre del nervo olfattivo fino ad arrivare all'encelfalo. Giunto a destinazione, inizia a riprodursi rapidamente, nutrendosi proprio del tessuto nervoso cerebrale. 

L'infezione - acuta e fulminante - può causare in un primo momento sintomi come edemi cerebrali, febbre, nausea, vomito. In fase avanzata possono manifestarsi anche torcicollo, disturbi di attenzione, convulsioni, allucinazioni e persino coma. La malattia ha un andamento rapido, e se non viene diagnosticata e curata velocemente conduce al decesso nell'arco di una settimana.

Cure e trattamenti

La Naegleria fowleri - secondo quanto riferisce Humanitas - risulta sensibile al farmaco antimicotico amfotericina B, utilizzato in quasi tutti i casi in cui si è riusciti a sconfiggere l’infezione. Analisi approfondite hanno dimostrato che questo principio attivo altera le membrane del patogeno, incluse quelle del nucleo e del reticolo endoplasmatico liscio e ruvido.

Non sempre, tuttavia, il farmaco ottiene l'effetto sperato: gli esperti sono alla ricerca di nuovi farmaci, nella speranza di individuarne alcuni non solo più efficaci, ma anche associati a minori effetti collaterali.

Ameba mangia cervello in Italia

In Italia è stato registrato ad oggi solo un caso di morte riconducibile al Naegleria fowleri: accadde nel 2004 ad Este, in provincia di Padova, dove bambino di 9 anni contrasse l'infezione dopo aver nuotato in un laghetto che prendeva acqua dal fiume Po, in un'estate particolarmente calda.

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