Andrea Sferrazza, turista italiano morto in Giordania: precipita da 30 metri nel sito archeologico di Petra

Aveva 30 anni ed era originario di Torino

Turista italiano morto in Giordania, precipita da 30 metri su sentiero chiuso al transito nel sito archeologico di Petra
Turista italiano morto in Giordania, precipita da 30 metri su sentiero chiuso al transito nel sito archeologico di Petra
Sabato 22 Aprile 2023, 15:38 - Ultimo agg. 23 Aprile, 01:51
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Lavorava alla Soho House di Londra, club elegante dove si dice che si siano incontrati Meghan Markle e il duca Harry di Sussex, ma tornava spesso in Italia, a trovare la madre e il fratello nella casa dove era cresciuto a Torino. A tradirlo è stato forse il suo spirito libero di amante dei viaggi e dell'avventura: Andrea Sferrazza, 30 anni ancora da compiere, è morto ieri a Petra, in Giordania, dopo una caduta da un'altezza di 30 metri mentre stava percorrendo un sentiero chiuso al pubblico all'interno di un sito archeologico, a circa 250 chilometri a sud della capitale, Amman, in pieno deserto, con i colori dell'arenaria degli edifici, in gran parte funerari, Patrimonio dell'Umanità Unesco.

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Chi era il turista morto

Questo viaggio il giovane avrebbe dovuto compierlo con il fratello maggiore Luca, quasi 34 anni, che però non era riuscito a prendersi le ferie dal lavoro di commercialista.

Era così partito da solo: il rientro era previsto la prossima settimana su Londra, ma già per maggio aveva in programma un breve soggiorno a Torino, la sua città natale, per festeggiare il compleanno della madre, Rita Brandi. Lei è stata avvisata dell'accaduto dai carabinieri, come pure il padre Roberto Sferrazza, originario di Racalmuto, in provincia di (Agrigento, che vive tra Moncalieri, nel Torinese, e l'Astigiano.

 

Il dramma del fratello

«Eravamo molto legati - racconta il fratello - Andrea era il mio migliore amico e ci sentivamo spesso. Era tifoso della Juventus e fan di Vasco Rossi, aveva studiato come perito aeronautico, poi si era iscritto a economia e aveva anche dato degli esami, ma non era fatto per stare a una scrivania, era uno spirito libero, gli piaceva vestirsi bene e lavorava tantissimo. Amava muoversi, viaggiare e lo faceva anche da solo, come è accaduto anche in questo viaggio a cui io non sono riuscito a partecipare».

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«Andrea - precisa il fratello - era a Londra ormai da sei anni, faceva il pizzaiolo, e il suo sogno, dopo essersi fatto le ossa a Londra, era di tornare e di mettere in piedi una sua attività qui, in Italia. Noi lo avevamo visto a febbraio lo aspettavamo di nuovo a maggio per il compleanno della mamma. Veniva spesso, durante il Covid si era fermato per quattro-cinque mesi. Ma aveva già in mente il prossimo viaggio, l'Egitto». La famiglia di Andrea Sferrazza è in contatto con l'ambasciata italiana ad Amman. La polizia locale ha aperto un'indagine ed è stata disposta l'autopsia. Solo dopo potrà essere disposto il rientro del corpo in Italia.

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