Area Shengen: Parigi prolunga di altri sei mesi la sospensione

controlli all'aeroporto Charles De Gaulle
controlli all'aeroporto Charles De Gaulle
Mercoledì 4 Aprile 2018, 17:55 - Ultimo agg. 5 Aprile, 15:06
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Niente Shengen in Francia. Bruxelles ha ricevuto la notifica del governo di Parigi di un prolungamento di altri sei mesi dei controlli alle frontiere interne all'area Schengen, a causa del rischio terroristico. Lo conferma un portavoce della Commissione Ue. Bruxelles, che insiste sulla necessità di un ritorno alla normalità dell'area Schengen, valuterà la misura. I controlli, che sarebbero scaduti a fine aprile, resteranno in vigore fino a ottobre. Nessuna notifica è invece arrivata da Berlino e Vienna, ma le due cancellerie hanno espresso analoga intenzione.

Per Berlino e Vienna la scadenza dei controlli ad alcune delle frontiere interne è prevista per maggio. Intanto si attendono passi avanti sulla proposta della Commissione europea, presentata ad ottobre, che consente controlli alle frontiere interne fino a tre anni, per far fronte alla minaccia terroristica, attraverso una modifica del Codice Schengen.
Una proposta spinta da Francia, Germania, Austria, Danimarca, e Norvegia, che nel settembre scorso avevano scritto a Bruxelles per chiedere nuovi margini legali per andare avanti nel presidio dei propri confini. Nei mesi scorsi il governo di Roma aveva collegato la modifica al Codice Schengen con quella del Regolamento di Dublino, per evitare di lasciare tutto il peso sulle spalle dei Paesi di primo ingresso. La Francia, il Paese dell'Unione più colpito dagli attacchi dell'Isis, ha in vigore controlli, a tutti i suoi confini, dal novembre 2015. Germania, Austria, Danimarca e Norvegia hanno ripristinato i controlli ad alcune delle proprie frontiere, con la crisi migratoria dei Balcani occidentali del 2015.
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