Putin, ecco l'arsenale nucleare: tattiche e strategiche, 6.000 testate (ma un quarto sono da smantellare)

Putin, ecco l'arsenale nucleare: tattiche e strategiche, 6.000 testate (ma un quarto sono da smantellare)
Putin, ecco l'arsenale nucleare: tattiche e strategiche, 6.000 testate (ma un quarto sono da smantellare)
Mercoledì 21 Settembre 2022, 18:16 - Ultimo agg. 21:36
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«Una guerra nucleare non può essere mai vinta e non deve essere combattuta». Ha dichiarato oggi Joe Biden intervenendo all'assemblea generale dell'Onu. Il rischio di una escalation che porti Putin a utilizzare l'armamento nucleare agita il mondo intero. Ma in cosa consiste l'arsenale a disposizione di Mosca? I missili intercontinentali che possono arrivare a colpire gli Stati Uniti e quelli ipersonici cinque volte più rapidi della velocità del suono. I sottomarini di ultima generazione che sfuggono ai radar nemici e i misteriosi razzi a propulsione nucleare. Ma soprattutto, il devastante arsenale atomico tattico e strategico. Oltre alla potenza militare già messa in campo in Ucraina, dall'artiglieria ai cacciabombardieri, sono queste le frecce all'arco sempre più teso di Vladimir Putin che fanno temere una drammatica esasperazione del conflitto. 

L'arsenale nucleare di Putin

Dopo il caos seguito alla caduta dell'Unione Sovietica, nell'ultimo ventennio l'arsenale russo è stato ampiamente modernizzato.

La Federation of American Scientists ha calcolato 5.977 testate a disposizione di Mosca, più di qualsiasi altro Paese al mondo e di tutte le riserve Nato messe insieme, anche se circa 1.500 sarebbero ormai vetuste e pronte per essere smantellate. Almeno 1.588 di queste bombe risultano pronte all'uso, montate su basi di lancio da terra, lanciamissili sottomarini e caccia. La maggior parte delle armi sono «strategiche», ossia quelle progettate per la massima distruzione, che scatenerebbero una guerra nucleare in senso tradizionale. Le armi «tattiche», con un potenziale e una gittata inferiori, potrebbero invece essere usate nel conflitto per colpire obiettivi specifici sul campo, da bersagli fortificati ad ampi schieramenti di forze armate.

Il rischio di una escalation mondiale

Il ricorso all'arsenale nucleare segnerebbe il passaggio della madre di tutte le linee rosse, scatenando la reazione annunciata di Nato e Stati Uniti. E se finora sembrava per lo più uno spettro da agitare a fini propagandistici, le parole usate dal presidente russo nel suo discorso sulla mobilitazione parziale hanno fatto drizzare le antenne di molti osservatori. Il leader del Cremlino ha infatti evocato un loro possibile impiego in caso di minaccia alla «integrità» territoriale della Russia: una formula esplicitamente indicata nella sua dottrina sulla deterrenza, resa pubblica nel 2020. Secondo il documento, alle armi «tattiche» Mosca si riserva di ricorrere in battaglia non solo in caso di minaccia «esistenziale», ma anche se dovesse avvertire rischi limitati alle sue frontiere. Che tra una settimana, dopo i referendum che ha già deciso di riconoscere, ai suoi occhi potrebbero estendersi fino al Donbass e alle regioni meridionali ucraine di Kherson e Zaporizhzhia.

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