Nelle settimane scorse la magistratura svedese aveva lasciato cadere le controverse accuse di abusi sessuali sollevate in passato nei confronti del fondatore di Wikileaks e denunciate da più parti come un pretesto per poterlo poi estradare verso gli Usa: furiosi contro di lui per gli imbarazzanti documenti top secret fatti circolare dalla sua organizzazione.
Nonostante la decisione della procura di Stoccolma, tuttavia, la Gran Bretagna non ha ancora mollato la presa su Assange, mantenendo l'accusa di non essersi presentato in tribunale 5 anni fa per un udienza sulla cauzione quando decise di riparare nell'ambasciata ecuadoriana. In assenza di un accordo, e di un salvacondotto, il giornalista australiano verrebbe quindi ri-arrestato da Scotland Yard se lasciasse la sede diplomatica. Le autorità di Quito, in ogni caso, gli hanno già offerto asilo politico in Ecuador, nel momento in cui fosse libero di partire.