Gran Bretagna, contagiati da una sostanza sconosciuta vicino a dove sono stati avvelenati gli Skripal

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Nuovo sospetto caso di avvelenamento in Gran Bretagna. Due persone, un uomo e una donna entrambi di circa 40 anni, si trovano in condizioni critiche dopo essere state esposte a una sostanza sconosciuta ad Amesbury, una cittadina a pochi chilometri da Salisbury, dove l'ex spia russa Sergei Skripal e la figlia Yulia erano stati avvelenati col gas nervino il 4 marzo scorso. La polizia, che parla di "incidente importante", ha isolato i luoghi frequentati dai due prima di sentirsi male, tra questi anche l'abitazione in cui sono stati trovati privi di conoscenza. La coppia è stata ricoverata in ospedale sabato 30 giugno e in un primo momento si era ipotizzata per i due una overdose di eroina o crack. Londra ha accusato la Russia di essere dietro all'avvelenamento di Skripal e della figlia, ma Mosca ha sempre respinto le accuse.

Le prime indicazioni sull'identità dell'uomo e la donna rimasti vittima di una intossicazione sconosciuta vicino Salisbury, non sembrano aiutare a chiarire il mistero su cui sta indagando anche l'antiterrorismo britannico. A quanto scrive la Bbc, i due sarebbero Charlie Rowley, 45 anni, e Dawn Sturgess, 44. La coppia è stata ritrovata sabato priva di coscienza nella propria abitazione di Amesbury, vicino Salisbury, nella quale avevano traslocato da poco. I due avevano trascorso il pomeriggio ad una festa per famiglie nella chiesa battista di Amesbury. «Nessun altro si è sentito male», ha detto alla Bbc il segretario parrocchiale Roy Collins, aggiungendo che alla festa «non è accaduto nulla di inquietante». Amesbury si trova a meno di 13 chilometri dal luogo dove in marzo sono stati ritrovati riversi su una panchina di Salisbury l'ex spia russa Sergei Skripal e la figlia Yulia, avvelenati con l'agente nervino Novichok.