Torturò, stuprò e uccise una bimba: 16enne giudicato colpevole, ora rischia l'ergastolo

Alesha MacPhail
Alesha MacPhail
Giovedì 21 Febbraio 2019, 17:56 - Ultimo agg. 19:36
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Fu un omicidio brutale. Il suo corpo nudo fu ritrovato sull'isola di Bute la mattina del 2 luglio dell'anno scorso. Alesha, 6 anni, aveva 117 ferite e morì a causa di una «significativa pressione sul viso e sul collo». È stato riconosciuto colpevole di sequestro, violenza sessuale e omicidio il 16enne accusato in Gran Bretagna di aver infierito l'anno scorso contro la piccola Alesha MacPhail, 6 anni, ritrovata cadavere sull'isola scozzese di Bute il 2 luglio 2018 dopo esser stata uccisa in modo atroce. La vicenda aveva suscitato orrore in Scozia e in tutto il Regno.

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E il processo, svoltosi dinanzi all'alta corte di Glasgow, è stato seguito giorno per giorno dai media, anche se il nome dell'imputato è rimasto coperto dall'anonimato per ragioni di tutela legale, trattandosi di un minorenne. Su Alesha furono individuate tracce di 117 ferite. Lord Hugh Matthews, presidente della corte, ha parlato del «crimine più malvagio ed efferato» affrontato nella sua carriera: «Mai questa corte aveva dovuto giudicare tanta depravazione».

La mamma della bambina, Georgina Lochrane, ne ha ricordato fra le lacrime «il bellissimo sorriso», evocando nella sua testimonianza i propri «incubi» continui. «Seguitare a vivere - le ha fatto eco il papà, Robert MacPhail - è quasi impossibile». Il ragazzo è stato giudicato colpevole, ora rischia la detenzione senza limiti di tempo: sarà condannato il prossimo 21 marzo.

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