Esplosioni a Beirut, il Governatore: «Sembrava Hiroshima, la città è devastata»
Beirut, il video dell'esplosione
In questo quadro, inoltre, negli ultimi giorni c'è stata anche una nuova fiammata di tensione con Israele, che ha affermato di aver sventato un tentativo di infiltrazione da parte di un commando armato formato da cinque guerriglieri di Hezbollah. L'assassinio di Hariri, il 14 febbraio 2005, noto come l'attentato di San Valentino, fu realizzato con una enorme carica di 3.000 chilogrammi di esplosivo caricata su un camion-bomba. L'attentato innescò da subito violente e ripetute proteste di massa a Beirut e in tutto il resto del Paese. E anche una forte ondata di pressioni internazionali che costrinsero infine la Siria a porre fine, dopo 29 anni, alla sua presenza militare nel Paese, dopo che l'indagine delle Nazioni Unite la collegò con l'attentato.
Caccia F15 Usa spaventa aereo iraniano: «Passeggeri nel panico, ci sono feriti»
Widespread damage after huge blast in Lebanese capital Beirut
— BBC News (World) (@BBCWorld) August 4, 2020
The cause of the explosion, near the city's port, is not yet known
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Beirut, due esplosioni in zona porto: almeno 11 morti, ferito militare italiano
Nel giro di poche settimane, Damasco, il 26 aprile dello stesso anno, riportò a casa il suo contingente di 40.000 soldati.
Il vuoto che lasciato dalle forze siriane venne poi di fatto colmato da Hezbollah, da allora diventato ancora più potente, sia come movimento politico che fa parte del governo libanese, sia come organizzazione militare, superiore anche all'esercito libanese. Il suo leader, lo sheick Hassan Nasrallah, ha sempre negato qualsiasi ruolo del movimento nell'attentato, respingendo allo stesso tempo il tribunale, che sprezzantemente definisce politicizzato. Anche per questo, è molto improbabile che, in caso di verdetto di colpevolezza, gli imputati verranno consegnati alla giustizia. Ma al contrario, con ogni probabilità, una eventuale condanna potrebbe rappresentare un ulteriore grave problema per il governo del premier Hassan Diab.
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