LA GUERRA

Guerra Ucraina, Mosca: intercettati sul Baltico 2 bombardieri Usa. Medvedev: «F-16 a Kiev avvicinano l'Apocalisse»

Tutte le notizie in tempo reale sul conflitto in corso nel cuore dell'Europa

Belgorod, ora la guerra si sposta in territorio russo. Kiev: abbattuti quattro droni di Mosca sull'Ucraina
Belgorod, ora la guerra si sposta in territorio russo. Kiev: abbattuti quattro droni di Mosca sull'Ucraina
Martedì 23 Maggio 2023, 07:39 - Ultimo agg. 24 Maggio, 08:56

Caccia russo Su-27 decolla in scramble per intercettare due bombardieri Usaf sul Mar Baltico

Mosca denuncia che sul Mar Baltico due bombardieri strategici americani sono stati rilevati in avvicinamento al confine della Russia e afferma di aver fatto volare uno dei suoi caccia Su-27 per avvicinarli. Lo riporta Ria Novosti. «Dopo che gli aerei da guerra stranieri si sono ritirati dal confine, il caccia russo è tornato al suo campo d'aviazione» senza incidenti, ha dichiarato il ministero della Difesa russo su Telegram.

Putin: «La Russia sta passando momenti difficili»

«La Russia sta passando momenti difficili», ma ciò porterà a «un forte consolidamento». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin durante una cerimonia per la consegna di onorificenze a personale del settore pubblico. «Oggi è un momento particolare - ha sottolineato Putin - per il nostro consolidamento e il rafforzamento del nostro sentimento nazionale, del desiderio di rafforzare in ogni modo le basi della nostra spiritualità, creare le condizioni nelle sfere dell'economia, della produzione e dell'educazione dei nostri giovani per garantire un futuro incondizionato del nostro Paese».

La coscrizione in Russia: le foto dei giovani che entrano nell'esercito

 

 

Russia, attivista per i diritti umani condannato a 14 anni

Un tribunale militare russo ha condannato a 14 anni di reclusione l'attivista per i diritti umani Bakhrom Khamroev, accusato di «giustificazione del terrorismo» e «organizzazione dell'attività di un'entità terroristica» in un processo ritenuto di matrice politica: lo riporta Novaya Gazeta Europa citando l'ong per la difesa dei diritti umani Memorial, insignita del Nobel per la Pace l'anno scorso e per la quale Khamroev lavorava fino a quando le autorità russe non ne hanno ordinato lo scioglimento. Khamroev era stato arrestato il 24 febbraio dell'anno scorso. La pubblica accusa aveva chiesto 21 anni di reclusione.

Mosca, un morto e 13 feriti nell'incursione a Belgorod

Un civile è rimasto ucciso nell'incursione dal territorio ucraino nella regione russa di Belgorod. Lo riferisce il governatore, Vyacheslav Gladkov, sul suo canale Telegram, precisando che il civile è morto nel villaggio di confine di Kozinka e che sua moglie è rimasta ferita. Secondo le autorità della regione nell'operazione sono stati feriti 13 civili. 

Kiev: Mosca tiene in ostaggio 24mila civili ucraini

Secondo i dati del Registro delle persone scomparse, circa 24 mila civili ucraini sono ancora prigionieri della Russia: ha dichiarato il commissario per i diritti umani Dmytro Lubinets durante un incontro con i parenti dei prigionieri di guerra e dei dispersi. Lo riporta Ukrinform. Nel corso dell'incontro, a Dnipro, Lubinets ha parlato del rifiuto da parte russa di condurre uno scambio di prigionieri «tutti per tutti», nonché del rimpatrio dei feriti gravi e del ritorno dei civili. Secondo Lubinets, i russi stanno ritardando lo scambio per influenzare negativamente l'atteggiamento dei parenti nei confronti dell'Ucraina.

Corte di Mosca prolunga di tre mesi arresto giornalista WSJ

La Corte del distretto di Lefortovo a Mosca ha prolungato di tre mesi, fino al 30 agosto, l'arresto del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, accusato di spionaggio. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

Cancellato il «regime speciale antiterrorismo» a Belgorod

Le autorità russe hanno cancellato il «regime speciale antiterrorismo» dichiarato ieri nella regione di Belgorod in seguito a una incursione armata. Lo riporta il governatore della regione di Belgorod, Viaceslav Gladkov, ripreso dalla Tass.

Medvedev: «F16? Più armi distruttive riceve Kiev, più si avvicina l’apocalisse nucleare»

Più armi l'Occidente fornisce all'Ucraina e più distruttive sono queste armi, «più diventa probabile» uno scenario da «apocalisse nucleare». Lo ha detto l'ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev, commentando la possibilità che a Kiev vengano forniti i jet F-16.

La Russia blocca l'arrivo delle navi cariche di grano

Il porto ucraino di Pivdenny, vicino a Odessa, ha interrotto le operazioni perché la Russia non permette l'ingresso alle navi, escludendolo di fatto dall'accordo che consente esportazioni sicure di grano dal Mar Nero. Lo ha dichiarato oggi un funzionario ucraino, citato dal Guardian, parlando di «grave violazione». L'Onu, che insieme alla Turchia ha mediato l'accordo e la sua estensione, ha espresso ieri preoccupazione per il fatto che nel porto di Pivdenny non è entrata alcuna nave dal 2 maggio nonostante faccia parte dell'accordo. Anche l'ingresso delle navi nei porti di Odessa e Chornomorsk sarebbe stato limitato. 

Kiev: Orban sbaglia, libereremo i nostri territori

Viktor Orban «si sbaglia», l'Ucraina «continuerà a combattere fino alla liberazione» dei territori occupati dai russi. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, replicando alle parole del premier ungherese secondo cui Kiev non può vincere la guerra. «Gli stessi politici europei dicevano l'anno scorso che l'Ucraina non aveva alcuna possibilità di resistere per più di 72 ore. Si sbagliavano allora e si sbagliano adesso. A differenza dei sostenitori della resa al nemico senza resistenza, gli ucraini continueranno a combattere fino alla completa liberazione dei loro territori».

Stoltenberg: F16 a Kiev messaggio a Mosca

L'addestramento dei piloti ucraini all'uso degli F-16 o di altri caccia di produzione occidentale è «un passo importante» che permetterà agli alleati di fornire i jet «a un certo momento». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg arrivando al palazzo Europa di Bruxelles per prendere parte al Consiglio Difesa. «Così diamo anche un messaggio: sosterremo l'Ucraina quanto serve e Mosca non pensi di logorarci sfruttando il fattore tempo», ha aggiunto.

Mosca: a Belgorod terrorismo di Kiev per perdita Bakhmut

L'incursione nella regione russa di Belgorod è stata compiuta da «una formazione nazionalista ucraina» come «azione terroristica» in risposta alla sconfitta subita a Bakhmut. Lo ha affermato in un comunicato il ministero della Difesa.

Mosca: sconfitti gli incursori di Belgorod

I «nazionalisti» che si sono infiltrati dall'Ucraina nella regione russa di Belgorod sono stati «bloccati e sconfitti». Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, aggiungendo che «più di 70 terroristi sono stati eliminati» e il resto sono stati ricacciati in territorio ucraino.

Orban: l'Ucraina non può vincere la guerra

L'Ucraina «non può vincere la guerra» contro la Russia. Lo ha dichiarato in un'intervista a Bloomberg il primo ministro ungherese Viktor Orban. «Guardando le cifre, guardando i dintorni, guardando il fatto che la Nato non è pronta a inviare truppe, è ovvio che non c'è alcuna vittoria per i poveri ucraini sul campo di battaglia», ha detto Orban.

Medvedev: i miliziani a Belgorod vanno distrutti come sorci

Coloro che hanno attuato l'incursione nella regione russa di Belgorod dall'Ucraina sono «farabutti» che non devono essere fatti prigionieri ma «distrutti come sorci». Lo ha detto l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, attualmente vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Medvedev evoca l'apocalisse nucleare

«Più distruttive diventano le armi che Kiev riceve, più si avvicina la possibilità di un'apocalisse nucleare». Lo ha dichiarato l'ex presidente russo, Dmitry Medvedev, citato dai media locali.

Cremlino: F16 non cambieranno la situazione

La fornitura di jet F-16 a Kiev da parte dei Paesi occidentali «non potrà cambiare in modo fondamentale la situazione sul terreno» nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

Ancora bombe su Belgorod

Numerosi villaggi della regione russa di Belgorod hanno subito oggi pesanti bombardamenti con fuoco di mortaio e artiglieria: lo ha reso noto il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, come riporta il media russo Ostrazhno Novosti. Tra i villaggi colpiti ci sono Golovchino, Antonovka, Kozinka, Spodaryushenoe Glotovo. «Hanno sparato su edifici residenziali e civili e sono stati lanciati ordigni esplosivi da un drone», ha affermato sottolineando che 12 civili sono rimasti feriti e 29 case e tre auto sono state danneggiate. In 14 insediamenti, inoltre, manca l'elettricità.

 

Gladkov, citato dalle agenzie russe, ha precisato che sono stati attaccati almeno 20 insediamenti. Da parte sua, una residente del villaggio di Gora-Podil ha raccontato che per tutta la notte si sono sentiti spari, per cui è riuscita a dormire solo al mattino, quando però sono iniziati i bombardamenti. «Dicono che i Drg (il gruppo di sabotaggio e ricognizione, ndr) si nascondono nella foresta e che da lì sparano con i mortai», commenta un residente del villaggio riferendosi ai partigiani. Secondo altri residenti, ci sono anche problemi con l'evacuazione. «Nessuno può entrare nel villaggio, il nostro governatore ha detto che le persone sono state evacuate.

Sì, sono stati evacuate. Ma Gladkov ha detto di contattare le amministrazioni distrettuali. Il nostro distretto vicino è quello di Borisovsky, la gente ha passato la notte lì, nelle loro auto, con i loro bambini, perché non c'è un posto dove passare la notte, non ci sono posti nel distretto di Borisovsky», ha racconta un residente locale, secondo il quale alcuni stanno cercando di tornare a casa nonostante i divieti.

Cremlino: preoccupati per infiltrazioni a Belgorod

Il Cremlino è «preoccupato» per «le infiltrazioni di sabotatori ucraini» nella provincia di Belgorod. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass.

Mosca: a Belgorod evacuati nove centri abitati

I residenti di nove centri abitati della regione russa di Belgorod sono stati evacuati a causa dei combattimenti tra le forze russe e un gruppo di sabotatori: lo ha reso noto il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, come riporta la Tass.

Kiev: a Belgorod è prevedibile crisi interna russa

«La situazione nella regione di Belgorod è una prevedibile crisi interna russa che si stava preparando anche prima dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia»: lo scrive sul suo canale Telegram la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar. «Per quanto ne sappiamo, si tratta di patrioti russi. Persone che si sono ribellate al regime di Putin. Perché quello che Putin sta facendo alla Federazione Russa facendoci la guerra è una fonte di malcontento per tutti i russi consapevoli - prosegue la vice ministra -. E il fatto che ora si vergognino di tirare fuori il passaporto, che si vergognino di mostrare al mondo che sono cittadini russi, prima o poi doveva portare proprio a quello che sta accadendo nella regione di Belgorod». «Tutti capiscono che questo regime deve essere cambiato. Questa massa critica si è semplicemente riunita in questo momento. Non è qualcosa che è accaduto all'improvviso. Questo malcontento si è accumulato gradualmente. In altre parole, si tratta di tendenze interne alla Russia dettate dal desiderio dei cittadini di cambiare il sistema politico del Paese e porre fine alla sanguinosa guerra scatenata dal Cremlino», conclude Malyar.

Zelensky visita il fronte nel Donetsk

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato le posizioni in prima linea del fronte di Vugledar-Marinka nel Donetsk per la Giornata del Corpo dei Marines. Lo riferisce la presidenza ucraina, sottolineando che il leader ha ascoltato il rapporto del comandante dei marines e ha parlato con i soldati. «Ogni giorno i marines dimostrano di essere una forza potente» e «abbiamo bisogno di più di quel potere. Pertanto, a partire da oggi, stiamo aumentando in modo significativo il potenziale dei marines e creando un Corpo dei Marines», ha affermato, aggiungendo che si formeranno nuove brigate con attrezzature e armi moderne.

 

La presidenza ucraina ha pubblicato alcune immagini che ritraggono Zelensky insieme ai comandanti e i soldati impegnati al fronte. Durante la visita, il presidente ucraino ha conferito alcuni riconoscimenti e premi al personale militare. Al termine dell'evento, i marines hanno consegnato a Zelensky la loro bandiera, le insegne e un targa commemorativa.

Attacco russo nel Donetsk

La città di Toretsk, nella regione ucraina di Donetsk (est), è stata attaccata questa mattina dalle forze russe: lo ha reso noto su Twitter il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko. «Questa mattina i russi hanno colpito Toretsk, fortunatamente senza fare vittime. Sono stati danneggiati una scuola che ospitava il Punto di invincibilità, l'annesso di una chiesa e gli edifici nel raggio di 100 metri dall'epicentro. Secondo le prime informazioni, il nemico ha utilizzato bombe aeree», si legge nel messaggio.

Due soldati russi uccisi a Belgorod

Due soldati russi sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti durante i combattimenti di ieri tra le forze di Mosca ed i partigiani filo-ucraini nel distretto di Graivoronsky, nella regione russa di Belgorod: lo riporta Unian, che cita il canale Telegram del media russo Ostrazhno Novosti. Secondo questo media, il distretto di Graivoronsky è stato bombardato con lanciarazzi multipli dal territorio ucraino ed è stata attaccata anche la cosiddetta struttura Belgorod-22, un sito per lo stoccaggio di armi nucleari che si trova in un campo militare chiuso.

Borrell: l'addestramento per gli F16 è già iniziato

«L'addestramento dei piloti ucraini per gli F-16 è già iniziato in molti Paesi, come la Polonia. Questo prenderà tempo ma prima si inizia meglio è. All'inizio si discute, i Paesi sono riluttanti, come per i Leopard, ma alla fine ci si arriva. Ed è una misura ulteriore per far sì che l'Ucraina si possa difendere». Lo ha detto l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.

Isw: panico e faziosità nell'informazione russa su attacco Belgorod

«L'informazione russa ha risposto con un grado di panico, faziosità e incoerenza simile a quello che tende a mostrare quando subisce shock informativi significativi». Lo scrive l'Institute for the study of war (Isw), commentando gli avvenimenti di ieri a Belgorod e concentrandosi in particolare sul modo in cui la notizia dell'incursione nella regione russa da parte di sabotatori russi filo ucraini è stata comunicata. «Alcuni blogger a favore della guerra - scrivono gli analisti del think tank statunitense - si sono concentrati sul fatto che il corpo volontario russo filo ucraino (RDK) e la Legione della libertà della Russia (LSR) - che ieri hanno condotto un rai nell'oblast di Belgorod - sono costituiti principalmente da russi, li hanno definiti traditori della Russia, accusandoli infondatamente di lavorare per l'intelligence ucraina (GUR). Altri blogger hanno suggerito che l'attacco fosse un'operazione informativa mirata, volta a distogliere l'attenzione dalla recente cattura di Bakhmut da parte della Russia e seminare il panico nello spazio informativo russo prima di una possibile controffensiva ucraina». «L'ex ufficiale russo e ultranazionalista Ihor Girkin ha osservato di aver avvertito da tempo che tali raid transfrontalieri potevano far parte di una più ampia strategia di controffensiva ucraina. Il finanziatorer del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha utilizzato l'incidente per incolpare il governo russo e la sua inerzia burocratica per aver facilitato l'attacco. Prigozhin ha criticato il Ministero della Difesa della Federazione Russa per il suo fallimento nel rafforzare i confini russi e proteggere la Russia».

Gb, i partigiani russi hanno attaccato 3 volte la regione

Le forze di sicurezza russe si sono scontrate con tutta probabilità con gruppi di partigiani in almeno tre località della regione russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, tra venerdì scorso e ieri: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. L'identità dei partigiani non è stata confermata, ricorda il rapporto pubblicato su Twitter, ma i gruppi anti-regime russi ne hanno rivendicato la responsabilità. L'incidente più grave è avvenuto vicino a Grayvoran, commentano gli esperti di Londra, sottolineando che oltre agli scontri a fuoco con armi di piccolo calibro si è registrato un aumento degli attacchi con droni. Le autorità hanno evacuato diversi villaggi e hanno dispiegato ulteriori forze di sicurezza nell'area. Mosca sta affrontando così una minaccia sempre più grave alla sicurezza nelle sue regioni di confine, con perdite di aerei da combattimento, attacchi con ordigni esplosivi improvvisati alle linee ferroviarie e azioni partigiane dirette, prosegue il rapporto osservando che quasi certamente la Russia userà questi incidenti per sostenere la narrazione ufficiale secondo cui è la vittima della guerra.

Droni su Belgorod nella notte

Belgorod è stata colpita da attacchi di droni durante la notte. Lo ha reso noto il governatore della regione nella Russia sudoccidentale, colpita ieri da un'incursione rivendicata dai russi anti-Putin allineati con l'esercito ucraino. In una serie di post su Telegram, la scorsa notte il governatore regionale Vyacheslav Gladkov ha affermato che due case sono state colpite da droni nella città di Grayvoron, luogo di un precedente attacco rivendicato da volontari russi filo-ucraini. Gladkov ha aggiunto che ordigni esplosivi sono stati lanciati da droni su un edificio amministrativo e su una casa in due attacchi separati nel villaggio di Borisovka. Nessuna vittima è stata segnalata.

Kiev, 4 droni russi su ucraina nella notte, tutti abbattuti

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con quattro droni kamikaze Shahed, che sono stati abbattuti dalle unità di difesa aerea ucraine: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev, come riporta Ukrinform.

 

Ieri le truppe russe hanno lanciato 20 attacchi missilistici contro l'Ucraina, ha aggiunto l'esercito, sottolineando che sono stati colpiti con missili da crociera, missili balistici Iskander-M e missili terra-aria guidati S-300 insediamenti nelle regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Kharkiv. Inoltre, i russi hanno lanciato 48 raid aerei e una novantina di attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo. Si segnalano vittime tra i civili, oltre a danni ad abitazioni e infrastrutture civili, tra cui un asilo.

Governatore Belgorod esorta residenti a non tornate a casa

Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha esortato i residenti di Grayvoron a non tornare nelle loro case: «Non è ancora il momento di lavorare», ha scritto, aggiungendo che nei combattimenti di ieri nella non si registrano vittime tra i civili. Lo riporta il Guardian «Ad oggi, non ci sono morti tra i civili. Tutte le azioni necessarie da parte delle forze dell'ordine sono in corso. Siamo in attesa del completamento dell'operazione antiterrorismo annunciata ieri», ha affermato in un aggiornamento della situazione sul suo canale Telegram.

 

 

Guerra Ucraina, diretta oggi martedì 23 maggio. Dopo un anno e tre mesi dall'inizio del conflitto in Ucraina, le ostilità investono il territorio russo. Non più solo bombardamenti con mortai o droni, ma truppe di terra che oltrepassano il confine. È avvenuto nella regione di Belgorod, dove «un gruppo di sabotatori e ricognitori delle forze armate ucraine» ha varcato la frontiera, secondo le fonti russe. Kiev, invece, afferma di non avere niente a che fare con l'operazione, che sarebbe condotta esclusivamente da miliziani russi anti-Putin.

L'incursione, che prosegue, è stata rivendicata da due organizzazioni armate di russi più o meno inquadrati nelle file dell'esercito ucraino e delle quali non si sa molto: la Legione Libertà per la Russia e il gruppo di estrema destra Corpo dei Volontari russi.

Sembra che l'estate scorsa le due milizie abbiano stretto un patto con un terzo gruppo armato, l'Esercito repubblicano nazionale, e che abbiano chiesto di rappresentarli presso gli Stati stranieri all'ex deputato russo Ilya Ponomarev, emigrato a Kiev fin dal 2019 e diventato cittadino ucraino. Quest'ultimo, tuttavia, non ha mai ammesso apertamente di essere coinvolto in questa attività se si esclude la lettura, nell'agosto dello scorso anno, di un comunicato in cui l'Esercito repubblicano nazionale rivendicava l'uccisione in un attentato alle porte di Mosca di Darya Dugina, figlia del filosofo nazionalista Alexander Dugin. Il Corpo dei Volontari russi, invece, aveva rivendicato anche un'incursione nella provincia russa di Bryansk all'inizio di marzo. Il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha detto che l'incursione è stata accompagnata dal bombardamento di diversi villaggi, che hanno provocato almeno otto feriti, il danneggiamento di edifici residenziali e l'incendio di una scuola materna.

 

Video apparsi su diversi canali Telegram, russi e ucraini, mostrano combattimenti con l'impiego anche di carri armati e un elicottero. Fonti citate dai canali Telegram Baza e Shot parlano di 39 uccisi tra le file degli incursori, mentre diversi altri sarebbero stati fatti prigionieri. Notizie che non hanno riscontro ufficiale. In serata, invece, il governatore ha detto che la maggior parte dei residenti dei villaggi di confine ha lasciato le case e ha annunciato l'introduzione nella regione di un regime speciale antiterrorismo, che comporta «restrizioni temporanee». Il Corpo dei Volontari e la Legione Libertà per la Russia hanno diffuso messaggi in cui chiedono ai residenti vicino ai confini con l'Ucraina di «non opporre resistenza e non avere paura» e affermano che «la libertà è vicina». Ma per le autorità russe l'operazione è stata sferrata dalle forze di Kiev. E con uno scopo preciso, accusa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: quello di «distogliere l'attenzione» dalla sconfitta subita a Bakhmut. Il portavoce ha aggiunto che la situazione sul terreno è seguita costantemente dal presidente Vladimir Putin, che mercoledì ha tra l'altro in programma un nuovo colloquio a Mosca con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. A Bakhmut, intanto, di cui i russi della Wagner hanno rivendicato la conquista fin da sabato, sono cominciate le attività di sminamento, ha detto il leader dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin. Gli ucraini continuano a negare la caduta di questa città del Donbass, affermando che un lembo nei quartieri sud-occidentali, il distretto di Litak, rimane nelle loro mani. Ma anche l'Institute for the Study of War ammette che ormai Bakhmut è nelle mani dei miliziani della Wagner. Semmai per i russi il problema è un altro: se resisteranno cioè agli attacchi ucraini che continuano intorno alla città e se riusciranno quindi ad evitare di rimanere accerchiati. Un pericolo spesso denunciato dal capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, che oggi ha annunciato che i suoi uomini si ritireranno dalla città a partire dal 25 maggio lasciandone il controllo - e tutti i problemi conseguenti - all'esercito regolare. «Se non ci sono abbastanza unità del ministero della Difesa, ci sono migliaia di generali per farlo, bisogna addestrare un reggimento di generali, dare loro tutti i fucili e tutto andrà bene», ha detto con i soliti toni polemici Prigozhin. Il capo della Wagner, tra l'altro, aveva predetto oltre dieci giorni fa un attacco ucraino nelle regioni russe di Belgorod e Bryansk, ma come diversivo, per poi scatenare la vera controffensiva nella regione ucraina di Zaporizhzhia verso il Mar d'Azov.

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