Bielorussia, ristoratore italiano consegna manifestanti alla polizia: la rabbia social

Bielorussia, ristoratore italiano consegna manifestanti alla polizia: la rabbia social
Mercoledì 12 Agosto 2020, 10:59 - Ultimo agg. 11:26
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La rivolta in strada bloccata dalle forze dell'ordine. Quella sui social dai "black out" improvvisi (anzi voluti) di internet. La rabbia dei giovani (e non solo) bielorussi trova però uno spazio di denuncia, in una maglia incustodita della rete, svelando una storia con teatro la capitale Minsk. Aleksandr Lukashenko ha vinto le elezioni, regolari per Russia e Cina irregolari per il resto del mondo.  L'annuncio della rielezione presidenziale viene battuta dalle agenzie insieme agli aggiornamenti degli arrestati: oltre 2.000 persone fermate da domenica notte dopo le proteste di massa per elezioni "non democratiche". Nelle strade di Minsk il panico. Dai gruppi su Telegram emergono storie e racconti dei testimoni. Molti di loro si soffermano su un episodio in particolare: durante la fuga dalla violenza nelle strade, alcuni manifestanti provano a trovare rifugio in un noto ristorante italiano della capitale bielorussa. Secondo queste testimonianze il proprietario del locale caccia i "ribelli" dal locale segnalandoli addirittura alle forze dell'ordine: «Queste persone sono state poi picchiate e arrestate». 

La storia è arrivata in Italia da poche ore ma da giorni questo episodio è uscito dalle chat dei bielorussi per finire, pubblicamente come denuncia, su uno spazio insolito. La pagina Google Maps del ristorante italiano teatro di questa storia, dove di solito i clienti lasciano le recensioni sul menù e fotografano i piatti serviti a tavola con tanto di stelle di approvazione, si riempie di commenti pieni di rabbia e di denuncia.
 



Il profilo dell'attività registra un'impennata di commenti e non per raccontare quanto sia buona la pasta al sugo o la pizza margherita. Uno dei "clienti" scrive: «Dopo una protesta pacifica il proprietario ha segnalato alla polizia alcuni manifestanti che hanno cercato rifugio nel suo ristorante. E pensare che durante la pandemia ho sostenuto la trattoria ordinando qui il cibo nei giorni del lockdown. Tornatenevene in Italia!». Altri ancora: «Posto terribile. Soprattutto il proprietario. Vergogna!! Vattene da qui, non vogliamo vederti nel nostro paese!»; «Posto di ratti, non ci deve essere spazio in Bielorussia per persone così cattive»; «È difficile dare a questo posto una recensione migliore quando il proprietario ha il sangue di persone innocenti sulle sue mani».
 
 


La Farnesina ha pubblicato una nota nelle ultime ore: «L'ondata di arresti indiscriminati di questi ultimi due giorni a Minsk, così come la compressione dei principali diritti civili e delle fondamentali libertà democratiche, inclusa quella di stampa, suscitano la più profonda preoccupazione. Tali gravi sviluppi fanno peraltro seguito ad una consultazione elettorale che secondo molti osservatori, non solo locali, ha deluso le aspettative riposte dalla Comunità Internazionale».  «L'Italia invita le Autorità di Minsk ad avviare al più presto un dialogo con le opposizioni e a mettere in atto tutte le misure necessarie ad allentare le tensioni. Da parte italiana non si mancherà di offrire ogni utile sostegno ad una Bielorussia stabile e democratica». 

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