Bielorussia, i militari russi aprono i bazar con la «refurtiva» rubata in Ucraina

Bielorussia, i militari russi aprono i bazar con la «refurtiva» rubata in Ucraina
Martedì 5 Aprile 2022, 20:36 - Ultimo agg. 21 Aprile, 15:20
4 Minuti di Lettura

L'esercito russo sta mettendo in vendita oggettistica rubata o trovata nei territori ucraini durante l'invasione: la maggior parte della «refurtiva» è stata portata in Bielorussia, dove sono stati allestiti dei veri e propri bazar.
Dalla Bielorussia un gruppo di giornalisti sta provando a fare luce sulla vicenda.

I bazar in Bielorussia e al confine

La capitale dell'Ucraina è stata venduta al mercato, o almeno così sembra.

Nella città di Narovlya, nella regione bielorussa di Homel', è arrivato un vasto «assortimento» di oggetti, così tanti che che è stato allestito un «Marodersky», ossia il «mercato dei predoni» (Maroder in ucraino significa «predone» ndr.).

Al suo interno si vendono merci di tutti i tipi: gioielli, auto, biciclette, moto, piatti, giocattoli, opere d'arte, giocattoli e cosmetici.

«Lì si può trovare una grande parte di tutto ciò che i russi hanno guadagnato attraverso saccheggi e rapine ai danni della popolazione ucraina» - spiega in un messaggio il principale dipartimento di intelligence ucraino del Ministero della Difesa sul proprio canale Telegram. 

Gli occupanti russi stanno anche cercando di scambiare la valuta rubata, in questo caso parliamo di dollari ed euro e non di hryvnia (moneta ucraina ndr.).

Da precisare che in Bielorussia esistono delle restrizioni interne alla circolazione della valuta: si può cambiare esclusivamente nelle banche e viene rilasciata in quantità limitata.

Così, i bielorussi sono restii ad accettare di scambiare dollari ed euro in rubli bielorussi e suggeriscono agli occupanti russi di rivolgersi alle banche locali. I russi, però, si stanno rifiutando di rivolgersi agli enti bancari, mettendo in campo il «divieto di comando» che non consente le transazioni bancarie, cioè qualsiasi tracciabilità.

Video

Attualmente, gli occupanti russi hanno organizzato una fornitura centralizzata: secondo fonti ucraine stanno creando dei veri e propri canali di approvvigiameto clandestino di nuovi lotti di «merci» saccheggiate in Ucraina, dando vita  sempre a più Marodersky. 

In particolare, un convoglio di camion con vari articoli rubati - beni industriali e casalinghi - si sta spostando dalla città di Buryn (distretto di Konotop, regione di Sumy in Ucraina) verso il confine di stato ucraino-russo. 

Inoltre, nella città di Mozyr, in Bielorussia, sono presenti camion militari russi, chiamati più semplicemente «Kamaz» come il nome della loro marca, dai quali i soldati scaricano pacchi di oggetti ottenuti dal saccheggio in Ucraina. Il bottino viene spedito in Russia tramite il servizio di consegna rapida russo della ditta «Cdek».

I dati rilasciati dai giornalisti d'opposizione

I giornalisti del sito ucraino Pravda («Verità» in italiano ndr.) hanno trovato e rilasciato i dati dei saccheggiatori russi che hanno spedito in Russia e Bielorussia le merci rubate in Ucraina.

In che modo? Grazie al progetto «Belaruski Haiun», un gruppo di bielorussi contrario all'invasione dell'Ucraina che sta pubblicando video e immagini per monitorare l'attività militare russa sul territorio.

I giornalisti dell’opposizione hanno potuto così ottenere numeri di telefono, unità militari e città di residenza degli occupanti russi, i quali hanno organizzato la consegna a Mozyr degli oggetti rubati dagli ucraini.

ll 2 aprile, gli occupanti russi hanno consegnato circa due tonnellate di attrezzature saccheggiate, effetti personali, vestiti e metalli preziosi alla filiale del servizio di consegne russo «Cdek» di Mozyr. La maggior parte delle consegne sono avvenute a Rubtsovsk, nella regione russa di Altai.

Il 3 aprile, il progetto Belaruski Haiun ha rilasciato più di 3 ore di filmati presi da una telecamera di sorveglianza dell’ufficio di consegna del «Cdek» a Mozyr, Bielorussia, vicino al confine di stato con l’Ucraina. 

Il video mostra chiaramente i volti e alcuni chevron (motivi a zigzag di stoffa ndr.) sulle maniche degli occupanti.

Gli invasori organizzarono la consegna degli oggetti saccheggiati alla Russia. 

I «giornalisti» bielorussi vogliono attirare l’attenzione del servizio di sicurezza ucraino così da poter avviare procedimenti penali contro gli occupanti russi per saccheggio.

«Le nostre forze stanno compiendo veri atti di eroismo. Il nemico sta subendo pesanti perdite in aerei, veicoli blindati e manodopera» - ha detto Oleg Sinegubov, capo dell'amministrazione militare nella regione di Kharkiv.

© RIPRODUZIONE RISERVATA