Brasile, sparatoria nella Cattedrale: uccide quattro persone e si suicida davanti all’altare

Brasile, sparatoria nella Cattedrale: uccide quattro persone e si suicida davanti all’altare
di Alix Amer
Martedì 11 Dicembre 2018, 21:27 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 12:35
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Poco dopo mezzogiorno un uomo è entrato nella Cattedrale di Campinas, nello stato di San Paolo (Brasile), è ha aperto il fuoco contro i fedeli. Quattro persone sono morte sul colpo altre tre sono rimaste gravemente ferite, l’attentatore si è poi ucciso davanti all’altare con un colpo alla tempia. La dinamica è ancora tutta da ricostruire così come il movente del gesto. Il servizio di emergenza ha dichiarato che tra i feriti c’è una donna di 65 anni in gravissime condizioni, è stata portata in ospedale con ferite alla parte superiore del corpo. Mentre una 40enne, anche lei colpita dalle pallottole, è in sala operatoria. Un terzo sopravvissuto è in condizioni stabili, sebbene non siano disponibili ulteriori informazioni sulle sue ferite.

L’area della Cattedrale Nossa Senhora do Carmo, è stata completamente isolata. Secondo le primissime informazioni, poco dopo mezzogiorno l’uomo, armato con una pistola calibro 38, è entrato nella cattedrale ed ha cominciato a sparare, per poi suicidarsi. Altri fedeli sono riusciti a nascondersi e a schivare i colpi. Le autorità non hanno reso nota l’identità dell’aggressore né delle sue vittime. Così come ancora non si comprende quale possa essere il motivo della strage. In un primo momento, i tg e media locali avevano riferito che l’uomo armato aveva tentato una rapina poco distante e poi si era rifugiato all’interno della grande cattedrale, ma questa versione è stata subito smentita dalla polizia. «La maggior parte delle persone presenti erano dei pensionati, ha sparato a tutti. Siamo disperati. La gente scappava da tutte le parti», ha detto il custode della chiesa, Alexandre Moares. La tragedia è avvenuta mentre in Brasile si discute di liberalizzare il possesso delle armi, misura auspicata dal presidente eletto Jair Bolsonaro, che s’insedierà il primo gennaio.
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