Il massacro di Bucha come quello di Srebrenica: «È genocidio»

Il massacro di Bucha come quello di Srebrenica: «È genocidio»
Il massacro di Bucha come quello di Srebrenica: «È genocidio»
di Raffaele Alliegro
Lunedì 4 Aprile 2022, 11:53 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 17:47
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Il massacro di Bucha come quello di Srebrenica. Le esecuzioni sommarie, le fosse comuni e i cadaveri in strada nella cittadina liberata, fanno tornare alla mente la strage avvenuta quasi 30 anni fa nella Bosnia orientale, a Srebrenica, dove furono trucidati migliaia di musulmani. Il parallelo è stato esplicitamente fatto in queste ore dal ministero della difesa di Kiev e dal capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, mentre nel mondo cresce l'indignazione per quel che è stato scoperto nella città ucraina che si trova a circa 60 chilometri a nord-ovest della capitale.

Le immagini di decine di cadaveri nelle fosse comuni o lasciati nelle strade intorno alla capitale ucraina dopo il ritiro russo hanno sconvolto il mondo occidentale.

Al quarantesimo giorno di conflitto e mentre si intensifica l'offensiva russa nel sud del Paese, l'orrore della guerra ha mostrato il suo volto più crudele con il massacro dei civili a Bucha, dove sono stati trovati centinaia di cadaveri. Per Kiev è genocidio, mentre Mosca nega, affermando che si tratta di una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati. Ma le notizie di esecuzioni sommarie rilanciano l'ipotesi di nuove e più incisive sanzioni anche energetiche contro la Russia di Putin, mentre aumenta il pressing per un'inchiesta indipendente e si rafforza allo stesso tempo la volontà di portare i responsabili davanti alla giustizia internazionale.

«La Russia sta compiendo un genocidio per spazzare via l'interna nazione Ucraina», ha denunciato il presidente Volodomyr Zelensky dopo che il suo ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, aveva parlato di «massacro deliberato» compiuto dall'esercito russo a Bucha. Finora sono stati recuperati 410 corpi. In Ucraina il massacro riporta dunque alla memoria quello di Srebrenica: durante la guerra in Bosnia serbi e musulmani bosniaci si fronteggiarono dopo la dissoluzione della Jugoslavia e tra l'11 e il 12 luglio del 1995 nella città di Srebrenica furono uccisi ottomila musulmani bosniaci, soprattutto uomini e ragazzi; una sentenza del 2007 della Corte internazionale di giustizia, e altre del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia, hanno stabilito che quel massacro fu un genocidio.

 

Il primo ad associare le atrocità di Bucha a quelle di Srebrenica è stato il ministero della Difesa di Kiev con un tweet: «Nuova Srebrenica. Nella città ucraina di Bucha i civili locali venivano giustiziati arbitrariamente, alcuni con le mani legate dietro la schiena, i corpi sparsi per le strade della città». Poi è stata la volta del capo negoziatore ucraino: «La cosa principale, secondo i nostri partner europei, è che la terza guerra mondiale non inizi? Ora il mondo ha ricevuto una paura totale e indicibile dell'anti-umanità a Bucha, Irpen, Gostomel. Centinaia, migliaia di persone uccise, dilaniate, violentate, legate. Centinaia, migliaia di civili ucraini. Vuoi la Srebrenica del 21esimo secolo? Fatto? Sei soddisfatto?» Così Mikhailo Podolyak su Telegram, pubblicando le foto dei civili uccisi a Bucha. E poi ha incalzato: «Proverai a voltarti di nuovo? Organizzare un altro vertice per esprimere preoccupazione e scuotere la testa? Guarda le migliaia di ucraini dilaniati, violentati e bruciati. Dilaniati dai russi. E ora dì ancora una volta al mondo intero che la Russia è normale. Guardare e dire. O voltare le spalle. Dopotutto, l'importante è non provocare. E lasciamo massacrare gli ucraini…».

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