In Afghanistan passo indietro nel tempo per le donne. I "nuovi" talebani - che da nove mesi sono tornati a comandare - hanno imposto per decreto a tutte le donne, quando non siano in casa propria, il burqa, il vessillo dell'identità femminile nascosta. «Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane devono coprirsi il volto, tranne gli occhi, come indicato dalla Sharia, per evitare di provocare quando incontrano uomini che non siano mahram», cioè parenti stretti, recita il decreto firmato dal leader supremo dei talebani, Haibatullah Akhunzada.
Afghanistan, torna l'obbligo del burqa
Esse, prosegue, «devono indossare un chadori», cioè quel tipo di burqa che copre l'intera figura, dalla testa ai piedi, lasciando solo intravvedere gli occhi dietro a una feritoia velata da una griglia, «in quanto è tradizionale e rispettoso».
Il decreto
A chiarire dettagli e corollari del decreto ci ha pensato Khalid Hanafi, ministro ad interim per la Propagazione della virtù e la Prevenzione del vizio, che in una conferenza stampa ha spiegato che a rispondere di eventuali violazioni saranno anche il padre, il marito o il parente maschio più vicino alla donna: saranno passibili di ammonimento alla prima infrazione, di convocazione da parte del ministero alla seconda, di tre anni di carcere e licenziamento al terzo. «Vogliamo che le nostre sorelle vivano in dignità e sicurezza», ha concluso beffardamente Hanif.
Il burqa
Ancora largamente diffuso nel conservatore Afghanistan rurale, il burqa era quasi sparito in alcuni quartieri cittadini, soprattutto fra le ragazze più giovani, nate o cresciute dopo la fine del primo regime talebano, fra il 1996 e il 2001, che continuavano a coprirsi i capelli con un foulard lasciando però scoperto il volto: donne abituate a lavorare, ad andare a scuola, a spostarsi anche senza mariti o padri.
La reazione degli Usa
Gli Usa sono «estremamente preoccupati» dall'erosione dei diritti delle donne in Afghanistan, dopo che i talebani hanno reintrodotto l'obbligo di burqa in pubblico. «Siamo estremamente preoccupati dal fatto che si stiano erodendo i diritti e i progressi conquistati e goduti dalle donne e delle ragazze e afghane negli ultimi 20 anni», ha detto un portavoce del dipartimento di stato, aggiungendo che Washington e i suoi partner internazionali «restano profondamente inquietati dai recenti passi dei talebani verso donne, comprese le restrizioni sull'educazione e sui viaggi».
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