Cambiamento climatico, fioritura in anticipo per i ciliegi di Kyoto: mai così presto da 1.200 anni

Cambiamento climatico, fioritura in anticipo per i ciliegi di Kyoto: mai così presto da 1.200 anni
di Paolo Ricci Bitti
Mercoledì 31 Marzo 2021, 09:06 - Ultimo agg. 23 Marzo, 14:15
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Mai, dai 1.200 anni, erano fioriti così presto i ciliegi più famosi. Da giustificato e millenario orgoglio nazionale e simbolo dell'inizio della primavera in Giappone, la fioritura dei ciliegi a Kyoto è diventata anche la sentinella dei cambiamenti climatici. Una delle sentinelle, certo la più bella: anche l'astronauta Luca Parmitano non ha resistito a una corsa nei viali incorniciati di rosa durante una delle fasi di addestramento alle missioni in orbita che sono precedute da allenamenti in ogni angolo del mondo. Senza dimenticare che i fiori di ciliegio, magnifici e fragili (appassiscono in pochi giorni) sono pure il simbolo della coriacea nazionale di rugby del Giappone (Brave Blossom) che ha fatto faville nell'ultimo campionato del mondo (2019) ospitato proprio nel Sol Levante.

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Ora però inquieta quella nota scritta sul calendario: la fioritura è arrivata presto, prestissimo e ha raggiunto il picco a Kyoto il 26 marzo stabilendo il record dell'anticipo da quando sono iniziate le registrazioni 1.200 anni fa.

Lo riporta il Guardian citando i dati raccolti dall'Università di Osaka. I primi documenti della 'sakura' a Kyoto risalgono all'812 d.C. Il record precedente era stato stabilito nel 1409, quando la stagione raggiunse il suo apice il 27 marzo.

E se è vero che gli effetti del cambiamento climatico vanno misurati non nella scala dei giorni e nemmeno dei decenni è vero che questa fioritura anticipata ricorda che proprio a Kyoto è stato firmato nel 1997 il protocollo internazionale sul surriscaldamento globale. Vi hanno poi aderito quasi 200 paesi, compresa l'Italia e con L'Europa che vi gioca un ruolo determinante, anche se poi va registrata l'assenza di Usa, Canada, India e Cina, non precisamente scartine in fatto di produzioni inquinanti e di emissioni di gas serra.

Intanto Kyoto ha vissuto quest'anno una primavera insolitamente calda e secondo gli scienziati, le fioriture sempre più precoci negli ultimi decenni sono probabilmente il risultato del cambiamento climatico.

«A Kyoto, le registrazioni dei tempi delle celebrazioni dei festival dei fiori di ciliegio risalenti al IX secolo ricostruiscono il clima passato e dimostrano l'aumento locale della temperatura associato al riscaldamento globale e all'urbanizzazione», secondo un precedente articolo pubblicato sulla rivista scientifica Biological Conservazione.

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