​Cina circonda Taiwan con le forze navali. Il Giappone: «L'Asia orientale potrebbe essere l'Ucraina di domani»

Cina circonda Taiwan con le portaerei. Il Giappone: «L'Asia orientale potrebbe essere l'Ucraina di domani»
​​Cina circonda Taiwan con le portaerei. Il Giappone: «L'Asia orientale potrebbe essere l'Ucraina di domani»
Simone Pierinidi Simone Pierini
Martedì 10 Maggio 2022, 08:17 - Ultimo agg. 11 Maggio, 12:45
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Taiwan come l'Ucraina. È uno degli scenari che si stanno disegnando nelle ultime settimane con la Cina che ha affermato di aver condotto esercitazioni militari vicino all'isola tra venerdì e domenica scorsi in quelle che sono state presentate come un secondo ciclo di attività in un mese per migliorare la capacità di combattimento: lo ha riferito il Comando orientale dell'Esercito popolare di liberazione (Pla), aggiungendo che sono state coinvolte forze navali e aeree ad «est e sudovest» dell'isola.

Le esercitazioni cinesi vicino Taiwan

Il gruppo di portaerei di Liaoning della Marina dell'Esercito popolare cinese di liberazione (PLA) si sarebbe esercitato intensamente negli ultimi giorni nel Mar delle Filippine a est dell'isola di Taiwan e a sud del Giappone, una località che secondo gli esperti è considerata luogo vitale per fermare potenziali interferenze esterne in caso di un'operazione di riunificazione forzata nello Stretto di Taiwan.

Con il gruppo di portaerei a est di Taiwan, il PLA avrebbe anche inviato un numero ingente di tipi di aerei e navi da guerra aggiuntive dalla Cina continentale a ovest dell'isola, circondando e racchiudendo efficacemente Taiwan sotto la sorveglianza delle portaerei statunitensi e giapponesi, che fungono da «partner di pratica perfetti» per le esercitazioni.  

 

L'allerta del Giappone

Lo staff congiunto del Ministero della Difesa giapponese ha affermato che la Forza di autodifesa marittima giapponese ha inviato la portaerei Izumo per monitorare la situazione. Secondo il Fleet and Marine Tracker del sito web di notizie dell'US Naval Institute, anche il gruppo d'attacco della portaerei Abraham Lincoln della US Navy operava nel Mar delle Filippine almeno dal 2 maggio.

Taiwan, che ha denunciato negli ultimi due anni attività militari sempre più insistenti di Pechino, ha detto di aver fatto decollare i suoi caccia venerdì per mettere in guardia 18 aerei cinesi impegnati in un'incursione nella sua zona di identificazione di difesa aerea (Adiz), riferendo anche di blitz minori registrati tra sabato e domenica.

Taiwan ha alzato l'allerta da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, sulle ipotesi che la Cina possa fare una mossa simile, malgrado il governo di Taipei non abbia registrato alcun segnale che ciò stia per accadere.

Rispondendo alle interrogazioni in parlamento, il ministro degli Esteri Joseph Wu ha affermato oggi che la Cina continua a rappresentare una minaccia, assicurando che «abbiamo la determinazione di difendere il nostro Paese». La scorsa settimana il Giappone ha riferito che otto navi della marina cinese, inclusa la portaerei Liaoning, sono passate tra le isole della catena meridionale di Okinawa, a nordest di Taiwan, per un ciclo di manovre nel Pacifico occidentale. Sempre la scorsa settimana, Taipei ha tenuto esercitazioni missilistiche e di altro tipo al largo delle sue coste meridionali e di sudest. La Cina considera l'isola una parte «inalienabile» del suo territorio, da riunificare anche con l'uso della forza, se necessario.

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