La Corea del Nord interrompe ogni comunicazione con la Corea del Sud

La Corea del Nord interrompe ogni comunicazione con la Corea del Sud
di Erminia Voccia
Mercoledì 10 Giugno 2020, 18:00
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La Corea del Nord ha annunciato ufficialmente di aver interrotto ogni comunicazione con la Corea del Sud, comprese le comunicazioni di tipo militare e la linea diretta tra i due leader. Pyongyang ha anche annunciato che inizierà a considerare la Corea del Sud un «nemico». Le nuove tensioni tra le due Coree segnano un passo indietro considerevole rispetto alla distensione dei rapporti sperimentata due anni fa grazie ai faccia a faccia tra il leader nordcoreano Kim Jong un e il presidente sudcoreano Moon Jae in.
 
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Il deteriorarsi delle relazioni tra le due Coree, formalmente ancora in guerra dal 1953, è dovuto all'attività di alcuni gruppi di disertori nordcoreani che da tempo inviano verso il Nord grandi palloni gonfiabili con messaggi contro Pyongyang, una vecchia questione fonte di contrasti tra le due Coree che nel passato ha causato anche scontri a fuoco. Nei volantini inviati oltre il confine tra i due Paesi Kim Jong un viene descritto come un dittatore cretino che gioca con le armi nucleari. Per la Corea del Nord, l'annuncio è il primo di una serie di azioni contro la Corea del Sud tese a cancellare del tutto ogni tipo di contatto.
 


Da lunedì 9 giugno sono cessate le comunicazioni quotidiane dell’ufficio di collegamento istituito nella città di confine di Kaesong a seguito dei vertici inter-coreani del 2018. L'ufficio era stato creato per ridurre le tensioni tra i due lati della penisola. Era stato chiuso in via precauzionale a gennaio 2020 a causa dell'emergenza causata dalla Covid-19, ma i contatti telefonici non erano stati interrotti. Per la prima volta da 21 mesi, lunedì pomeriggio alla chiamata di routine in arrivo dal sud non c'è stata alcuna risposta da parte del nord. Kim Yo-jong, sorella del dittatore nordcoreano e figura sempre più influente a Pyongyang, aveva minacciato di chiudere l'ufficio di collegamento a meno che la Corea del Sud non avesse impedito l'invio di volantini verso il nord. Secondo Kim Yo-jong, questo tipo di attività costituisce una violazione degli accordi militari sottoscritti nel 2018 tra le due Coree il cui scopo era appunto alleggerire le tensioni. Nel 2018 l'apertura di un ufficio di collegamento tra nord e sud a Kaesong, a nord di Seoul e a ridosso del limite della zona demilitarizzata, aveva assunto una portata storica perché la città è stata la sede di un’importante distretto industriale inter-coreano chiuso nel 2016 a causa delle crescenti tensioni politiche e militari. Per i due Paesi, che non hanno ancora ripristinato le relazioni, l’inaugurazione dell’ufficio era stata una conquista rilevante sul fronte diplomatico.
 
La Corea del Nord ha chiesto alla Corea del Sud la riapertura del complesso turistico del Monte Kumgang e di quello industriale a Kaesong, entrambi fonte di guadagno per il Nord la cui economia risente dell'effetto delle sanzioni internazionali. La richiesta è stata respinta da Seoul perché la riapertura dei due siti sarebbe dovuta seguire a un più forte impegno a denuclearizzare da parte del Nord.
Ciò non ha fatto che peggiorare le relazioni tra nord e sud, le quali avevano risentito del nulla di fatto della diplomazia Usa. I vertici tra Kim e Trump oltre a fornire delle belle foto non hanno contribuito alla pacificazione tra le due Coree. 

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