La Corea del Nord lancia «due missili balistici» verso il mar del Giappone. Sale la tensione

La Corea del Nord lancia «due missili balistici» verso il mar del Giappone. Sale la tensione
La Corea del Nord lancia «due missili balistici» verso il mar del Giappone. Sale la tensione
Martedì 19 Ottobre 2021, 07:11 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 22:59
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Tensione nei cieli dell'Oriente. La Corea del Nord ha lanciato «un non meglio identificato proiettile» verso il mar del Giappone. Lo riferisce il Comando di stato maggiore congiunto sudcoreano, riferendo l'ultima di una serie di turbolenze volute da Pyongyang che a settembre ha testato ben quattro missili, dall'ipersonico al cruise a lunga gittata. I dettagli della vicenda non sono stati ancora diffusi, mentre la Guardia costiera nipponica ha riferito che «il proiettile sembra essere finito in mare».

Corea del Nord, mistero sul lancio di missili

 

Il Nord ha continuato a lavorare ai suoi armamenti, come testimoniato dalla serie di recenti test missilistici, inclusi i lanci del mese scorso di un nuovo tipo di missile cruise a lungo raggio e di un missile ipersonico.

Il cauto ottimismo verso Pyongyang è riemerso dopo la riattivazione dei canali di comunicazione intercoreani all'inizio di ottobre. Oggi, invece, a Washington, si riuniranno gli inviati di Usa, Corea del Sud e Giappone, rispettivamente Sung Kim, Noh Kyu-duk e Takehiro Funakoshi per discutere una strategia comune sul Nord.

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Ieri, Noh e Kim si sono incontrati bilateralmente e hanno discusso della recente proposta del presidente di Seul Moon Jae-in sulla dichiarazione formale della fine della Guerra di Corea del 1950-53, che Seul ritiene sia una misura efficace per rafforzare la fiducia con Pyongyang. L'inviato degli Stati Uniti ha in programma di visitare Seul a fine settimana per discutere un ulteriroe riund di confronto su cosa fare con Pyongyang. L'ufficio di presidenza di Seul, intanto, ha riunito d'urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale per esaminare la situazione in risposta al lancio balistico della Corea del Nord in uno scenario complesso. Giovedì, infatti, la Corea del Sud lancerà lancerà Nuri, il suo primo razzo spaziale sviluppato sul fronte domestico, dal Naro Space Center di Goheung. Se tutto andrà per il meglio, la Seul sarà la decima nazione a inviare un satellite nello spazio con la propria tecnologia.

Corea del Nord, nuovo lancio di missili a corto raggio nel mar del Giappone

La replica giapponese - Il premier giapponese, Fumio Kishida, ha confermato il lancio di due missili balistici da parte della Corea del Nord, e ha condannato l'atto definendolo una palese violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, qualificando le azioni del regime di Pyongyang «estremamente spiacevoli». Il premier ha inoltre confermato che non si sono registrati danni, e ha escluso la presenza di vittime. A questo riguardo il ministro della Difesa Nobuo Kishi ha detto che il governo sta «analizzando le informazioni», senza tuttavia scendere nei dettagli. Precedentemente la guardia costiera nipponica aveva riferito che il missile era atterrato nel Mare del Giappone, e le imbarcazioni e i voli aerei nell'area erano stati allertati.

 

Il sottomarino - Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dai militari di Seul, il vettore sarebbe partito da un sottomarino e avrebbe coperto una traiettoria di 430-450 km prima di finire nel mar del Giappone, con un'altitudine massima di 60 km. Il missile è stato lanciato intorno alle 10.17 locali (le 3:17 in Italia) da un sito vicino a Sinpo, nella provincia di South Hamgyong, sulla costa orientale del Paese.

Gli Usa - Il Pentagono ha condannato il lancio del missile, parlando di «atto destabilizzante». In una nota il Comando americano nell'indo-pacifico ha esortato la Corea del Nord a «evitare di condurre altre azioni destabilizzanti». «Siamo a conoscenza del lancio di un missile balistico nordcoreano questa mattina nel mare del Giappone e ci stiamo confrontando da vicino con la Repubblica della Corea e con il Giappone», si legge in una nota. «Questo evento non rappresenta una minaccia immediata al personale americano e agli Stati Uniti, né ai nostri alleati», sottolinea il Pentagono.

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