Corea del Nord, Kim Jong Un si gira a favore di camera. Sullo sfondo i test missilistici che, secondo lo stesso leader, dimostrano la capacità del paese di effettuare attacchi con armi nucleari tattiche. Il Maresciallo - giacca bianca, pantaloni neri e panama in testa - ha precisato che le sue forze «sono assolutamente pronte a colpire e distruggere bersagli in qualunque momento a partire da qualunque postazione». Ecco duqnue che i media di stato nordcoreani rompono il silenzio degli ultimi giorni sui sette test condotti e rivelano la potenza di fuoco di Kim, un vero e proprio «avvertimento e una chiara dimostrazione» indirizzati ai nemici del paese.
Le manovre
I test - ha annunciato oggi la Kcna - sono una risposta alle esercitazioni navali congiunte Stati Uniti- Corea del sud.
La minaccia
Secondo il rapporto del Consiglio di Sicurezza Onu, Pyongyang ha ampliato la capacità di produzione di materiali fissili nucleari nel sito di test nucleari di Yongbyon. Inoltre, nel «marzo 2022 ha iniziato gli scavi all'inizio del tunnel 3 nel sito di Punggye-ri, ricostruendo gli edifici di supporto smantellati nel 2018». «I lavori a Punggye-ri aprono la strada a ulteriori test per lo sviluppo di armi nucleari», affermano gli esperti. Il dossier, che copre le attività da gennaio a luglio, non è vincolante, ma potrebbe indurre il Consiglio di Sicurezza o alcuni paesi membri delle Nazioni Unite a chiedere sanzioni più severe.
North Korea has broken its silence on a recent flurry of missile tests, with state media reporting that Kim Jong-un had overseen the launch of several nuclear-capable short-range ballistic missiles, including one that was fired from an underwater silo. https://t.co/ykBOLhs2nu
— New York Times World (@nytimesworld) October 10, 2022
Il panel accusa poi la Corea del Nord di continuare a importare prodotti petroliferi in violazione delle sanzioni internazionali, indicando la possibilità che «le stive dei cargo siano state riconfigurate con serbatoi muniti di cemento installato sul fondo della nave» per evitare il rilevamento. Nel dossier si riconosce infine che le sanzioni Onu hanno involontariamente esacerbato la situazione umanitaria nel paese, in un apparente tentativo di placare Cina e Russia che hanno chiesto un allentamento delle misure restrittive
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