Il viaggio a sorpresa di Kim a Pechino: verso un nuovo summit con Trump

Il viaggio a sorpresa di Kim a Pechino: verso un nuovo summit con Trump
di Erminia Voccia
Mercoledì 9 Gennaio 2019, 18:40 - Ultimo agg. 10 Gennaio, 07:09
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Il leader nordcoreano Kim Jong un ha visitato Pechino questa settimana nell'ottica di un nuovo possibile incontro con il presidente americano Donald Trump. Kim si sarebbe recato nella capitale cinese per vedere il presidente Xi Jinping dopo aver ricevuto dal Capo della Casa Bianca la risposta a una lettera personale che lo stesso giovane leader della Corea del Nord avrebbe scritto a Trump lo scorso dicembre, come ha reso noto il 9 gennaio il giornale giapponese Asahi Shimbun. L'incontro con Xi servirebbe a rinsaldare la storica alleanza tra Pechino e Pyongyang, non a caso nel 2019 si celebra il 70esimo anniversario dell'istituzione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, ad assicurare la protezione cinese alla Corea del Nord e a coordinare la posizione del Paese in vista del possibile nuovo summit con il presidente degli Stati Uniti, dopo quello storico che si è tenuto a Singapore a giugno del 2018.
 
Kim dunque avrebbe visto Xi dopo aver ricevuto da parte di Trump la conferma per il nuovo summit. Le voci di una sua visita a sorpresa in Cina si erano diffuse a partire dalla notizia del treno a vagoni verdi a strisce gialle su cui Kim aveva già viaggiato in passato, che avrebbe solcato il confine tra Corea del Nord e Cina. Il leader nordcoreano sarebbe arrivato a Pechino martedì 8 gennaio in occasione del suo presunto 35esimo compleanno, stando alle informazioni diffuse dall'agenzia sudcoreana Yonhap. Il treno su cui ha viaggiato anche l'entourage di Kim avrebbe già lasciato la Cina per fare ritorno in Corea del Nord, dove dovrebbe giungere nelle prime ore di giovedì 10 gennaio. Al momento non si conoscono maggiori dettagli in merito al confronto tra il leader nordcoreano e il presidente Xi Jinping. Durante la sua permanenza in Cina Kim avrebbe visitato un'industria farmaceutica della capitale cinese. Il suo è la quarto viaggio in Cina da quando ha ereditato il potere nel 2011, solo l'anno scorso Kim si era recato altre volte in Cina.



Nel tradizionale discorso di inizio anno di Kim Jong un c'era stato un velato riferimento allo storico alleato. Kim avrebbe rinnovato l'invito a cooperare con Stati Uniti e Corea del Sud, ma aveva anche avvertito Washington che la Corea del Nord avrebbe valutato «nuove strade per raggiungere la stabilità e la pace della penisola coreana, nel caso in cui le sanzioni non venissero cancellate». Le sanzioni che gli Stati Uniti si rifiutano di alleggerire senza un impegno concreto da parte di Kim alla completa denuclearizzazione sarebbero il principale motivo su cui si sarebbero arenati i negoziati tra Usa e Corea del Nord. La frase di Kim aveva fatto ipotizzare agli analisti che la Corea del Nord starebbe pensando di fare maggiore affidamento alla Cina, abbandonando il complesso dialogo con Washington. Ipotesi difficile da realizzare che potrebbe servire a Kim per spingere gli Usa a fare qualche concessione. Il viaggio a sorpresa a Pechino dimostrerebbe che “le nuove strade” a cui Kim alludeva altro non fossero che il rafforzamento dei legami con la Cina.

Nonostante l'impegno comune ad alleviare le tensioni militari e a stimolare le relazioni bilaterali, nulla lascia pensare che Washington e Pyongynag siano riuscite a superare l'apparente situazione di stallo degli ultimi mesi e a dare seguito alla dichiarazione congiunta firmata a Singapore. Il presidente Usa aveva però annunciato buoni risultati nel dialogo diretto con Kim, quando la scorsa settimana in una riunione di gabinetto aveva mostrato un pezzo di carta che presumibilmente poteva essere la lettera personale di Kim Jong un. Il discorso di inizio anno del leader supremo era stato un altro prodotto della macchina della propaganda nordcoreana: Kim si era fatto riprendere mentre, diversamente dal solito, parlava alla nazione in uno dei suoi uffici e vestito alla maniera occidentale, particolari che mettono in evidenza il tentativo di apparire un leader internazionale credibile a cui prestare rispetto e attenzione. Kim starebbe pensando anche di visitare Seoul nel prossimo futuro, avrebbe infatti espresso il suo rammaricato per non esserci riuscito entro il 2018 al presidente sudcoreano Moon Jae in.
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