Coronavirus, bambino nato prematuro di appena 580 grammi guarisce dalla malattia

Coronavirus, bambino nato prematuro di appena 580 grammi guarisce dalla malattia
Coronavirus, bambino nato prematuro di appena 580 grammi guarisce dalla malattia
di Enrico Chillè
Sabato 18 Luglio 2020, 22:31 - Ultimo agg. 22:34
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Un bambino nato prematuro, con un peso di appena 580 grammi, era risultato positivo al coronavirus ma, a poco più di un mese dalla nascita è riuscito a guarire. Una storia che fa gridare al miracolo, quella che arriva dal reparto di terapia intensiva neonatale di un ospedale di Lima (Perù).



Jorgito, questo il nome del piccolo, era nato il 15 giugno scorso, quando sua mamma Lissy, di 27 anni, era incinta da appena 23 settimane. La neo-mamma, infatti, per via di una grave preeclampsia causata della sindrome Hellp, era stata sottoposta ad un parto cesareo d'urgenza nell'ospedale Edgardo Rebagliati. Da quel giorno, Lissy e il suo bambino non si erano ancora mai visti. Entrambi risultavano positivi al coronavirus ma, contro ogni pronostico, anche il piccolo Jorge è guarito, come raccontano le autorità sanitarie del Perù sul portale di Es Salud.

Il bambino, oggi, pesa 930 grammi ed ha ancora bisogno di supporto respiratorio, ma l'ultimo tampone a cui è stato sottoposto ha dato esito negativo. Mamma Lissy è ancora incredula per la felicità, anche perché le incognite per un bimbo prematuro alle prese con le conseguenze del coronavirus erano davvero tante. «Io e mio figlio abbiamo vinto una battaglia durissima, che sembrava infinita. Ci ha aiutato senz'altro Dio, altrimenti non saremmo finiti in questo ospedale dove abbiamo trovato tanti angeli umani» - ha spiegato la donna - «Le speranze all'inizio erano davvero poche, ma i medici e gli infermieri ci hanno permesso di affrontare al meglio la battaglia, li considero la nostra seconda famiglia. Mi sento davvero in ottime mani con loro e finalmente, dopo un mese, potrò vederlo».

Il piccolo Jorge resterà in osservazione ancora per qualche settimana, in attesa dell'ok dei medici per farlo finalmente tornare a casa con la sua mamma. La prudenza è d'obbligo, come ricorda la dottoressa Marilù Pachas, che si sta occupando del bambino: «Non solo è il neonato prematuro più piccolo del nostro reparto, ma credo sia anche il più piccolo positivo al coronavirus in tutto il mondo. Finalmente i suoi polmoni stanno guarendo e il tampone non è più positivo. Finora lui e i suoi genitori non si sono mai potuti vedere se non attraverso le videochiamate, ma li aggiorniamo almeno tre volte a settimana sulle condizioni di salute».
 

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