Coronavirus, oltre 13 milioni casi di contagio. Paura Florida, Trump: «Menzogne sul Covid». California chiude ristoranti e cinema

Coronavirus, oltre 13 milioni casi di contagio. Paura Florida, Trump: «Menzogne sul Covid»
Coronavirus, oltre 13 milioni casi di contagio. Paura Florida, Trump: «Menzogne sul Covid»
Lunedì 13 Luglio 2020, 17:51 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 12:22
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Coronavirus, la pandemia non arresta la sua corsa, tanto che sono oltre 13 milioni i casi di contagio da Covid19 nel mondo, secondo un conteggio dell'Afp. Dagli Stati Uniti, e purtroppo non è una novità, uno dei quadri peggiori. I casi totali hanno superato i 3.300.000, oltre 60mila di questi soltanto nelle ultime 24 ore. I dati diffusi dalla John Hopkins University mettono in risalto la precarietà della Florida e, in particolare di Miami, i cui ospedali sono al collasso. Nello Stato il contatore ha registrato un'impennata di 15mila casi in un solo giorno. Non va meglio in Arizona, California e Lousiana. I morti sono ora 135mila, 442 domenica. Intanto non accenna a placarsi la polemica con Anthony Fauci preso di mira dal presidente Donald Trump. All'interno di un documento, infatti, clamorosamente filtrato si leggerebbe che le dichiarazioni rilasciate dall'esperto sarebbero state contraddette dall'evolversi dei fatti. 
A scriverne è The Hill, che cita diverse fonti e notizie concordanti. Degli atti sarebbe entrato in possesso per primo il Washington Post.

Nuova stretta in California: le autorità hanno deciso di chiudere su tutto il territorio dello stato i servizi non essenziali a causa dell'impennata dei contagi da coronavirus. Dovranno abbassare la saracinesca ristoranti, bar, cinema, teatri, palestre, musei e luoghi di culto. Cancelli chiusi anche per gli zoo Lo ha annunciato il governatore Gavin Newsom.

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AMERICA DEL SUD Non va meglio in America Latina che, con 144.758 decessi complessivi supera Usa e Canada, in cui comunque si registra un drammarico 144.023. Il Sud America è ormai al secondo posto tra i continenti mondiali per numero di morti dopo l'Europa, che guida la triste classifica a quota 202.505 vittime. Della preoccupante situazione ha parlato anche l'Oms: «L'epicentro della pandemia è tra Stati Uniti e Brasile, dove si registra il 50% di nuovi casi, l'80% dei 230mila nuovi positivi, invece, si divide in appena dieci Paesi», ha sottolineato il direttore generale Adhanom Ghebreyesus.
 


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In Brasile, nello Stato di Rio, però, è soltanto di oggi la notizia dell'entrata in vigore dell'obbligo di mascherina. Multa di 107 reais (venti dollari) a chi viola l'obbligo. Più salata la situazione per le aziende, per cui la sanzione è di 700 reais, 118 dollari. La zona di Rio d'altronde è la più colpita dell'intero paese con ben 11.145 vittime. La stessa disposizione era già in vigore a San Paolo e Brasilia. 
Apprensione in Bolivia per il ministro dell'Economia e delle Finanze Oscar Ortiz, postivo al virus. È il quinto membro dell'esecutivo, in uno  stato in cui anche la presidentte Jenaine Anez ha fatto sapere di aver contratto la patologia. «Sabato, verso mezzogiorno, ho
iniziato a sentire alcuni sintomi di stanchezza, affaticamento e dolore muscolare, nelle ore serali ho iniziato a fare alcuni test e i cui primi risultati sono stati positivi a COVID-19», ha
dichiarato lo stesso Ortiz in un video. Il funzionario hanno optato per il ricovero. Prima di lui anche il ministro della Presidenza, Yerko Núnez, quello delle Miniere, Jorge Oropeza e quello Salute, Eidy Roca erano risultati positivi. Stesso destino per il ministro della Giustizia Alvaro Coimbra. 
Va meglio in Venezuela. Dove ai dati precedenti si sommano 4 morti e 286 nuovi casi di contagio da coronavirus. Le vittime sono 89, mentre 9.465 i positivi in tutta la nazione. A tal proposito, il ministro della Comunicazione Jorge Rodrguez, ha ricordato che dal 19 luglio avrà il via un piano allentamento della quarantena, secondo uno schema definito 7x7, Si passerà dalla situazione più drastica, individuata nel focolaio dello stato di Zulia e nei municipi di Viga in Mérida e Cumaná in Sucre, alla riapertura di 13 stati con la ripresa di diverse a attività. «Rimane la quarantena - ha chiosato detto Rodrguez - per la pubblica amministrazione, il settore educativo a tutti i livelli, le rivendite di bevande alcoliche, i caffé, i locali notturni ed i ristoranti, che, comunque lavoreranno con il servizio delivery». 

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ASIA Precario l'equilibrio in Asia, con l'India L'India che fa registrare il triste, nuovo record di 28.701 positivi in 24 ore. Il contatore viene così aggiornato a 878.254. L' India è il terzo Paese più colpito al mondo, alle spalle di Usa e Brasile. Gli attualmente positivi sono 301.609, 550mila le persone guarite. Non se la passa meglio l'Iran, dove salgono a 259.652 i casi totali e l'incremento rispetto al giorno prima è di ben 2.349 positivi. I morti sono 13.032, più 203 di cui fa parte anche Issa Jafari, deputato e terzo fra i parlamentari a finire nel contatore dei decessi. I ricoverati in terapia sono oggi 3.375, mentre i guariti balzano a 222.539. Da inizio pandemina, sono 1,997.967 i tamponi effettuati rende noto il portavoce del ministero della Salute Sima Lari. 

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Opposto lo scenario in Giordania, dove si pensa al futuro,  «Abbiamo affrontato con successo la malattia che ora nel Paese è sotto controllo - ha detto re Abdallah -
ma abbiamo pagato un prezzo. Ora è giunto il tempo di focalizzarci sull'economia». Il paese ha 1.179 casi totali e 10 morti e le nuove infezioni si riferiscono principalmente agli arrivi dall'estero che sono messi in quarantena. Non c'è, invece, quasi nessuna trasmissione nella comunità.


RUSSIA Desta preoccupazione pure la Russia. Nel paese guidato da Putin, i casi hanno toccato quota 730mila, mietendo undicimila vittime. Sono 6.500 i positivi nelle ultime 24 ore, dato a cui si aggiungo i morti, 104. Mosca e San Pietroburgo destano particolare  preoccupazione con un incremento rispettivamente di 672 e 291 unità. I guariti invece sarebbero 504.021, mentre la Russia è il quarto Paese al mondo per numero di contagi dopo Usa, Brasile e India. 

EUROPA La Svizzera fa segnare un più 63 nel contatore dei nuovi infetti, che portano il totale a 32.946. Nello stasto elvetico le vittime sono 1.686, le stesse di ieri. Si registra, quindi, un calo dato che tra venerdì e sabato i positivi erano stati 108. A influire potrebbe essere stato comunque il ribasso nel numero dei tamponi, passati 5.194 a 2.476. La media, in generale, è stata sui 6.900 test al giorno. In tutto da inizio pandemia gli esami sono 686.349, con il 5.7% di positivi. Peggiore il quadro in Ucraina, dove il virus ha portato 612 nuovi casi, per un totale di 54.133. Qui è preoccupante la situazone degli operatori sanitari, con ben 7525 positività. I decessi 15 nell'ultimo giorno sono 1.398. 


 

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