Coronavirus, i primi italiani hanno lasciato la Cecchignola, domani tornano quelli della Diamond

Coronavirus, italiani in quarantena lasciano Cecchignola oggi o domani. Cinesi allo Spallanzani usciranno a giorni
Coronavirus, italiani in quarantena lasciano Cecchignola oggi o domani. Cinesi allo Spallanzani usciranno a giorni
Giovedì 20 Febbraio 2020, 08:29 - Ultimo agg. 19:13
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Una buona notizia in vista per gli italiani in quarantena per il coronavirus rientrati da Wuhan 17 giorni fa. Diciannove dei 55 italiani rimpatriati da Wuhan, che hanno trascorso il periodo di isolamento alla cittadella militare della Cecchignola, hanno lasciato verso le 18.45 la struttura militare. A quanto si apprende, i restanti 36 lasceranno invece nella giornata di domani gli alloggi allestiti nel Centro sportivo olimpico dell'Esercito.

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Dei 19 alcuni partiranno con le famiglie. Altri sono stati portati a Termini con una navetta messa a disposizione dall'esercito. Gli altri 36 partiranno domani a bordo di navette che li porteranno all'aeroporto di Fiumicino e alla stazione Termini. 

E sono risultati tutti negativi al primo test per il coronavirus, secondo quanto apprende l'agenzia Ansa, 34 italiani sulla nave Diamond Princess in Giappone. È ora in corso un secondo test suoi connazionali per l'esito definitivo. Una volta ottenuti i risultati anche del secondo test, si procederà al volo di rimpatrio in Italia, previsto per domani. Uno degli italiani a bordo - in totale 35 - nei giorni scorsi era risultato positivo al coronavirus


Rientro degli italiani slitta a domani. Dovrebbe slittare a domani il rientro degli italiani che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess. Lo apprende l'Ansa da fonti informate. Il Boeing dell'Aeronautica militare è già in Giappone in attesa di imbarcare la trentina di connazionali e altri 26-27 cittadini europei ma i test medici sul coronavirus a cui vengono sottoposti i passeggeri sono ancora in corso.

Intanto calano i nuovi contagi da Coronavirus: il numero dei nuovi casi di Covid-19 sono scesi significativamente dopo che le autorità cinesi hanno deciso di modificare i criteri di diagnosi delle infezioni. Nelle ultime ore sono stati registrati in Cina soltanato 394 nuovi casi di coronavirus rispetto ai 1749 di mercoledì. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese ha reso noto che ieri sono stati rilevati 114 nuovi decessi facendo salire il totale a 2.118 mentre i contagi dall'inizio dell'epidemia sono stati 74.576. 

Taiwan, al bando carne maiale italiana. Intanto il ministero degli Affari esteri di Taiwan ha annunciato il bando alle importazioni di maiali vivi e prodotti suini lavorati dall'Italia, precisando che la misura non è legata alla decisione di Roma sulle restrizioni dei voli da e per Taipei sui timori di contagio del coronavirus ma poggia su «basi scientifiche». La portavoce Joanne Ou, secondo l'agenzia statale Cna, ha precisato tuttavia che la mossa italiana sul blocco dei voli poggia sulla «rappresentazione sbagliata» dell'Oms, secondo cui Taiwan è parte della Cina.

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Gli sforzi cinesi per il controllo dell'epidemia di coronavirus «stanno funzionando»: è quanto ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi, vedendo nella riduzione di nuovi casi il risultato della «robusta azione» messa in campo contro l'epidemia. «La Cina sta non solo proteggendo la sua gente, ma anche il resto del mondo», ha aggiunto Wang, parlando a un appuntamento dell'Asean in Laos.

Migiora la coppia di cinesi ricoverata a Roma. La coppia di cinesi contagiata da Coronavirus e ricoverata allo Spallanzani, se continua a migliorare, potrebbe lasciare la terapia intensiva nei prossimi giorni. Nel bollettino medico di oggi è sottolineato che le «condizioni cliniche della coppia sono in continuo e progressivo miglioramento».

Il comandante della Diamond rimane a bordo. «Confermiamo che il Comandante Gennaro Arma rimane a bordo della Diamond Princess a Yokohama, al comando della nave, coordinandosi con i funzionari della sanità pubblica per la sicurezza, la salute e il benessere dei passeggeri e dell'equipaggio. Il Comandante é in buona salute e sta guidando il suo team in questa situazione straordinaria». Così una nota diffusa dall'armatore della nave Princess Cruises ferma nel porto giapponese. «Al momento - si aggiunge - non è disponibile per alcuna intervista. Il Comandante Arma non vede l'ora di tornare presto a casa da sua moglie e dalla sua famiglia. Vi chiediamo di rispettare la privacy della sua famiglia».

Prima vittima in Corea del Sud. La Corea del Sud ha annunciato oggi il primo morto da coronavirus, nel giorno in cui i contagi accertati hanno superato quota 100. La vittima, riferisce la Yonhap, è un uomo di 63 anni deceduto mercoledì mattina in un ospedale della città di Cheongdo, dove sono state finora accertate 13 nuove infezioni.

Morti due passeggeri della Diamond Princess. Due persone contagiate dal coronavirus a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera attraccata a Yokohama, sono decedute: lo riferisce la tv pubblica nipponica NHK. Si tratta di una coppia di circa 80 anni.

Gli anziani coniugi sono le prime vittime confermate dalle autorità che erano a bordo della nave. I casi accertati di morte in Giappone dovuti al coronavirus salgono dunque a tre, dopo il primo avvenuto giovedì scorso. La nave da crociera, ancorata dal 5 febbraio nella baia di Yokohama, trasportava inizialmente 3.700 passeggeri provenienti da 50 nazioni, inclusi 35 italiani. Le persone contagiate a bordo hanno superato quota 600.
 
 


Da Australia sovvenzioni per il vaccino. Il governo australiano ha annunciato un programma di sovvenzioni da due milioni di dollari (1,25 milioni di euro) a sostegno del lavoro dei più qualificati ricercatori del paese per sviluppare un vaccino contro il nuovo coronavirus. Il programma è stato annunciato dal ministro della Sanità Greg Hunt nella sede del Peter Doherty Institute di Melbourne, dove gli esperti sono stati i primi a coltivare il virus in laboratorio fuori della Cina. I ricercatori potranno fare domanda di fondi dal Medical Research Future Fund, che si occuperà delle gare tra i vari centri di ricerca. Questi opereranno in maniera complementare con il Doherty Institute, con l'ente nazionale di ricerca Csiro e con l'Università del Queensland. Il mese scorso i ricercatori del Peter Doherty Institute for Infection and Immunity hanno coltivato il virus in laboratorio, aprendo la strada ad un test degli anticorpi per la sua identificazione.

Altri 31 casi in Corea del Sud. La Corea del Sud ha annunciato altri 31 casi di coronavirus, portando il totale delle infezioni nel Paese a quota 82 e facendo aumentare i timori di contagio. Dei 31 nuovi casi, 30 sono a Daegu, a 300 km a sudest di Seul, l'altro è a Seul, secondo una nota del Korea Center for Disease Control and Prevention. Il 31/mo degli 81 noti pazienti è considerato un «super diffusore» dato che si ritiene abbia contagiato almeno altre 15 persone venendo a contatto con altre 166: è una donna molto attiva nella comunità di una parrocchia cristiana di Daegu.
 

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