Coronavirus in Francia: prime due vittime. Morto un uomo a Parigi, tre nuovi casi. I contagiati sono diciassette

Coronavirus in Francia: prime due vittime. Morto un uomo a Parigi, tre nuovi casi. I contagiati sono diciassette
Coronavirus in Francia: prime due vittime. Morto un uomo a Parigi, tre nuovi casi. I contagiati sono diciassette
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 11:59 - Ultimo agg. 14:59
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Il Coronavirus si espande in Europa: è arrivata la notizia delle prime due vittime in Francia, di cui uno francese a Parigi. La seconda vittima è stata confermata da Le Monde. Il ministero della Sanità francese ha annunciato questa mattina tre nuovi casi di contagio da Coronavirus registrati in nottata. Uno di questi riguardava un uomo di 60 anni, sottoposto urgentemente a test ieri, ricoverato alla Pitié Salpêtrière «in uno stato gravissimo», deceduto nella notte.

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Si tratta del primo francese morto dall'inizio dell'epidemia, che ha contagiato diciassette persone in tutto nel paese. Il secondo paziente contagiato è un cittadino francese di 55 anni, ricoverato a Amiens. «Si trova in condizioni cliniche gravi» ed attualmente «è in rianimazione». Il terzo è un uomo di 36 anni, ricoverato a Strasburgo: «è rientrato dalla Lombardia e non presenta sintomi gravi» secondo il direttore generale della Sanità Jérôme Salomon. 

Il primo francese morto nella notte in un ospedale di Parigi dopo essere stato infettato dal coronavirus era insegnante in una scuola di Crépy-en-Valois, nel dipartimento dell'Oise: è quanto riferisce il ministero francese dell'Istruzione. Secondo informazioni di Le Parisien confermate dal ministero, l'uomo non sarebbe mai stato in nessuna delle zone colpite dall'epidemia, tipo Cina o Italia. In precedenza in Francia era morto un cittadino cinese, un turista.

In conferenza stampa, il direttore generale dell'Agenzia Regionale per la Salute del dipartimento Hauts-de-France, Etienne Champion, ha riferito che non solo l'insegnante morto questa notte a Parigi, ma anche la seconda persona ricoverata in condizioni gravi ad Amiens, non si era recato in zone di «esposizione a rischio». Ed è «per questo che in un primo tempo non sono stati identificati come dei casi possibili di coronavirus». 
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