Giappone, animali di pezza
a tavola per rispettare
le norme sul distanziamento

Giappone, animali di pezza a tavola per rispettare le norme sul distanziamento
di Erminia Voccia
Martedì 26 Maggio 2020, 14:16 - Ultimo agg. 21 Marzo, 02:31
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Ristoranti affollati, sì, ma di animali di stoffa. I gestori del caffé dello zoo Izu Shaboten a Ito, nella Prefettura di Shizuoka, in Giappone, hanno inventato un metodo creativo e dolcissimo per incoraggiare i clienti a mantenere le distanze sociali. I morbidi capibara, roditori giganti, sono seduti ai tavoli insieme alle persone e tengono compagnia ai clienti durante il momento dei pasti, così è più facile restare allegri e non pensare alle restrizioni dovute al nuovo coronavirus. Non ci sono solo loro, però, il caffè è pieno di giraffe, tigri e forse tra i tavoli si potrebbe aggirare anche un lemure. I peluche hanno, in realtà, una funzione molto importante: permettono di rispettare il distanziamento sociale di almeno 2 metri, evitando che i clienti siedano troppo vicini, ora che il ristorante dello zoo ha potuto riaprire tra rigide misure di sicurezza e norme sanitarie stringenti. Lo zoo aveva chiuso il 20 aprile, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza in Giappone revocato ieri 25 maggio dal premier Abe. Dallo scorso 16 maggio è tornato ad accogliere i visitatori. 

«È come se stessi pranzando con i capibara, è divertente!», ha commentato con il sorriso sulle labbra al quotidiano giapponese Mainichi Keishiro Yoshimaru, 18 anni, che studia per diventare custode degli zoo. Tomoaki Nakamura, direttore dell'Izu Shaboten Zoo, ha invece spiegato: «Dobbiamo tenere le distanze ma lasciare le sedie vuote mette solitudine. Con questa idea, invece, incoraggiamo i visitatori ad essere cauti creando, però, anche un'atmosfera piacevole». Lo zoo Izu Shaboten è considerato il primo ad aver introdotto nell'inverno 1982 le vasche di acqua calda per i capibara, i più grandi roditori viventi al mondo. I capibara sono paciosi mammiferi originari del Sud America, vivono nelle paludi e nelle zone acquitrinose e somigliano molto ai porcellini d’India. 
 


Ma il caso giapponese non è isolato. Anche a Bangkok, in Thailandia, grazie all'alleggerimento delle restrizioni sul lockdown, da Maison Saigon, un ristorante vietnamita, è facile mangiare in compagnia di peluche di panda. Il proprietario, Natthwut Rodchanapanthkul, era preoccupato che i clienti si sentissero soli e tristi. «Così è più semplice capire dove sedersi, in altri ristoranti le persone sono confuse e rischiano di non rispettare le distanze», ha commentato un cliente a Reuters.


 

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