Coronavirus e Usa, Trump è al bivio: c'è Hong Kong al centro dello scontro con la Cina

Coronavirus e Usa, Trump è al bivio: c'è Hong Kong al centro dello scontro con la Cina
di Luca Marfé
Lunedì 25 Maggio 2020, 19:00 - Ultimo agg. 26 Maggio, 07:31
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Magari il problema fosse il golf.

Gli Stati Uniti sono con un piede sul drammatico “traguardo” di 100mila morti da coronavirus, mentre la Cina stringe le mani attorno al collo della libertà di Hong Kong.

E così, mentre Joe Biden lancia uno spot elettorale che accusa Donald Trump di essere tornato sul green mentre l’America muore, a morire per davvero sono democrazia e diritti umani di un territorio che dovrebbe essere autonomo, ma che, evidentemente, per il Partito Comunista Cinese e per Xi Jinping non lo è né deve esserlo.

L’ultimo atto di questa tragedia è una legge sulla sicurezza nazionale che consente a Pechino di scardinare lo storico mantra “un Paese, due sistemi” e di schiacciare dunque con prepotenza qualsiasi aspirazione di emancipazione, figurarsi di indipendenza.


A sei mesi dalle elezioni americane, è qui che entra in scena Trump.
O meglio che dovrebbe entrare, sulla scena del mondo e su quella della Storia.

La posta in gioco è epocale.

Da un lato ci sono le già tesissime relazioni commerciali con la Cina, il cui campo è minato dalle scintille diplomatiche, dal braccio di ferro sui dazi e dalle accuse feroci vomitate su Wuhan di essere origine e causa della diffusione del Covid-19. Ci sono, cioè, le sorti di un’economia globale già devastata dallo stesso virus che ha costretto Pil e interscambio ad arretrare di doppie cifre percentuali.

Dall’altro lato ci sono invece i manifestanti di Hong Kong, gli agenti cinesi in tenuta antisommossa e i gas lacrimogeni. Ci sono, cioè, tutti i princìpi fondanti degli Stati Uniti, fotografati nello scontro tra tutto ciò che è giusto e tutto ciò che è sbagliato.

Altro che legni, ferri e putter. Altro che golf.
Qui siamo ai soldi contro la democrazia.

Ed è qui, e non sul green o tra le righe di polemiche sterili, che Trump deve scegliere per davvero, in fretta e una volta per tutte da che parte stare.

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