Nella sua breve vita, Laurent aveva già conosciuto l’emigrazione. La sua famiglia è infatti originaria di un villaggio a 350 km da Abidjan, il villaggio dove verranno celebrati i funerali. Il desiderio di partire e migliorare le proprie condizioni accomuna molti coetanei di Laurent, la vita nel Paese africano è molto dura soprattutto dal punto di vista economico.
Il piccolo migrante era arrivato già morto allo scalo parigino di Roissy Charles de Gaulle dopo una notte in volo senza ossigeno e a 50 gradi sottozero.
Secondo quanto finora ricostruito, è riuscito a penetrare in una breccia nella sicurezza dell'aeroporto ivoriano, si è arrampicato sulle ruote del carrello, infilandosi nell'alloggiamento dove poi il carrello stesso viene ritirato dopo il decollo. Mancavano pochi minuti alle 23, l'aereo si stava preparando al decollo verso il suo sogno proibito.
Un grande murale che ricorderà Laurent Barthélemy Ani Guibahi. Il comune di Parigi, attraverso l'assessore alla Cultura Christophe Girard, ha deciso di rendere omaggio al ragazzo ivoriano morto un mese fa nel vano carrello di un Boeing di Air France. "Per non dimenticare", ha spiegato Girard. L'opera sarà realizzata dallo street artist Christian Guemy, alias C215, noto per aver già fatto murales ispirati alle vittime degli attentati terroristi di Charlie Hebdo e del Bataclan, o per la serie di ritratti di Simone Veil di cui alcuni erano stati imbrattati l'anno scorso con delle svastiche.
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