Covid, al Policlinico di Bari solo un vaccinato su 265 ricoverati in terapia intensiva: i dati dello studio

Lo studio riguarda i pazienti ricoverati in Rianimazione da febbraio ad agosto 2021

Bari, al Policlinico solo un vaccinato su 265 ricoverati in terapia intensiva
Bari, al Policlinico solo un vaccinato su 265 ricoverati in terapia intensiva
Lunedì 25 Ottobre 2021, 14:34 - Ultimo agg. 21:16
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Al Policlinico di Bari, da febbraio ad agosto 2021, dei 265 pazienti ricoverati in Rianimazione, solo uno era vaccinato con due dosi. In pratica solo lo 0,38% di chi è finito in terapia intensiva aveva completato l'intero ciclo. I dati sono emersi dallo studio condotto da esperti del nosocomio barese. La ricerca ha indagato lo stato vaccinale dei pazienti affetti da infezione da Sars-Cov-2 ricoverati in Anestesia e Rianimazione II del Policlinico, allo scopo di studiare il rapporto tra completamento del ciclo vaccinale e probabilità di ospedalizzazione. La popolazione di studio è stata costituita dai 265 pazienti ricoverati dal primo febbraio 2021 al 31 agosto 2021. Nel periodo di studio sono stati ricoverati 265 pazienti, di cui 182 maschi e 83 femmine.

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I dati dello studio

L'età media dei pazienti ricoverati era pari a 62,9 anni (range 18- 97).

Il numero di nuovi accessi è stato pari a 38 nel mese di febbraio, 116 nel mese di marzo, 74 nel mese di aprile, 15 nel mese di maggio, 8 nel mese di giugno, 3 nel mese di luglio e 11 nel mese di agosto. Un solo paziente (0,38%) aveva ricevuto il ciclo completo di vaccinazione, l'1,5% (4/265) aveva ricevuto un ciclo incompleto e il 98,1% (260/265) non aveva ricevuto alcuna dose di vaccino.

Il paziente sottoposto al ciclo vaccinale completo presentava in anamnesi un tumore linfatico maligno. Nel periodo di studio è deceduto il 37,7% dei pazienti ricoverati presso la Rianimazione, di cui il 72% maschi e il 28% femmine. L'età media dei pazienti deceduti è pari a 69,3 anni (range 44-90). «Lo studio dimostra scientificamente l'efficacia del vaccino nella protezione dalla malattia e delle sue gravi conseguenze», commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, e presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore.

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